Samurai Shodown 5

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The_Panopticon92™
view post Posted on 22/9/2008, 14:21




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[xbox] Finalmente giunge sulla console Microsoft anche l’ultimo capitolo (se escludiamo lo Special) delle avventure di Haohmaru e compagni in versione Neo Geo, in un periodo in cui si va sempre più verso il tramonto della Xbox. Inutile dilungarsi troppo, visto che il gioco è uscito in sala giochi ormai un paio di anni fa e di conseguenza ci si attende un minimo di miglioramenti da parte dei ragazzi della SNK-Playmore e non una semplice conversione; ci avranno accontentati? Ovviamente no, oggi sforzarsi un minimo nella produzione di un titolo sembra essere un privilegio di poche case.

Lo Shogun del male non molla mai…
Diversamente dalla massa di picchiaduro che spesso si poteva ammirare su Neo Geo, la serie di Samurai Shodown si è sempre distinta per delle caratteristiche uniche e peculiari che ne hanno fatto il capostipite di un genere completamente nuovo, quello degli Slash’em up. Da questo punto di vista in questo quinto capitolo troveremo tutte le caratteristiche peculiari che ci hanno fatto innamorare di Haohmaru e compagni, non solo l’estrema tecnicità del gameplay, ma anche la violenza che rende il titolo l’unico rivale di Mortal Kombat. Come sempre il gioco si baserà su un attacco debole ed uno medio (quello forte si effettuerà premendoli contemporaneamente, il pad però sarà configurabile a piacimento dal giocatore) per i fendenti con l’arma ed il calcio; tutti questi uniti alle classiche mezze lune e mosse varie eseguibili con la croce direzionale daranno vita ad una serie di mosse speciali comprendenti colpi energetici assortiti. Come da tradizione in fondo al monitor potremo ammirare la barra del rage, che indicherà il livello di sangue che ci sta ribollendo in corpo e che una volta fattoci inca…cioè, arrabbiare “di brutto” ci consentirà di eseguire attacchi potentissimi e senza limiti; da segnalare la presenza della “Sword Spirit Gauge”, piccola barra che indica la potenza con cui potremo effettuare i colpi, ovviamente più questa sarà piena e maggiore sarà il danno che infliggeremo, peccato che maggiori siano gli attacchi consecutivi e più questa si consumerà. Il titolo per la sua natura è di conseguenza consigliato ed indirizzato ad un pubblico esperto, chi spera di premere i tasti un po’ a casaccio ed andare oltre i primi due incontri si vede che non conosce molto bene questa saga; ogni colpo dovrà essere studiato con oculatezza, visto che spesso se andranno a vuoto ci lasceranno in balia del nostro avversario. Essendo un titolo molto violento, con il sangue che sgorgherà da ogni colpo, la possibilità di affettare in due il proprio nemico ed anche quella di fare il celebre “harakiri”, giusto per non farci umiliare in vista di una sconfitta certa…meglio non dare certe soddisfazioni a certe persone, soprattutto sul Live; se poi nell’ultimo round dell’incontro avremo l’indicatore sovrapposto alla barra della vita attivo avremo l’occasione di eseguire la nostra micidiale “Fatalità”, quasi come nel classico picchiaduro della Midway.

Arcade ma non solo…
Nella versione per Xbox troveremo le classiche opzioni di gioco la cui modalità principale resta lo story mode, dove ovviamente percorreremo il cammino di tutti i vari personaggi fino a raggiungere lo scopo finale di questi, uccidendo lo shogun del male, Gaoh. Le altre possibilità offerteci saranno purtroppo troppo poche e limitate se paragonate alla media del genere, neppure un survivor; resta la possibilità di giocare in Live, che ovviamente non è poco e rimane una delle caratteristiche che darà a questo prodotto una longevità infinita. Ben fatto, senza lags di sorta ma con praticamente la possibilità di giocare solo con un lottatore senza avere quelle belle sale d’attesa in stile Dead or Alive che tanto amiamo, peccato.

Ma questo Haohmaru ha rotto?
Beh, dopo dieci anni e più ci stiamo chiedendo se una delle saghe di picchiaduro più importanti ed amate dagli appassionati ha stufato o sa di minestra riscaldata, scontata come domanda ma forse qualcosa non è più come un tempo. Questo quinto capitolo della serie Samurai Shodown non è un brutto episodio, anzi, risulta molto gradevole ed ottimo per i fan, peccato che i programmatori abbiano ancora una volta dimostrato che preferiscono impegnarsi poco e puntare a facili guadagni piuttosto che cominciare a metterci la cura, l’impegno e forse l’amore che si poteva respirare una volta da giochi come il secondo capitolo e tante altre produzioni SNK. Non è possibile ritrovarsi con il solito copia/incolla degli sprites dei personaggi, stavolta aggravato anche da quello dei fondali, propinandoci un update del quarto episodio e non un vero sequel; almeno la Capcom ai tempi aveva la decenza di chiamare il proprio rappresentante con aggettivi quali “Super”, “Turbo” ecc. ecc. ma senza cambiare quel numerino dopo il titolo, se i miglioramenti sono lievi e minimi. Anche il gran numero di personaggi è limitato, prendere le versioni sdoppiate degli eroi della saga visti nel terzo episodio e farci un lottatore nuovo porta solo ad avere un clone, insomma tanti ma poco vari, molto simili se non identici…

Quanti MegaShock hai?
Graficamente parlando questo Samurai Shodown 5 si presenta con degli sprites ottimamente animati, disegnati e caratterizzati, l’unico neo è che sono quelli del 4 ripresi pari pari. I fondali sono invece poco dettagliati, con animazioni limitate e spesso con la sensazione di essere piatti; lontani anni luce da quelli maestosi del secondo. Belli gli effetti grafici per gli attacchi energetici ed il sangue, peccato che ci si fermi a questo e che inoltre dopo questi anni dall’uscita della versione arcade non siano stati neanche migliorati come invece accaduto ad altre produzioni della cara SNK-Playmore. Le musiche sono varie, composte da sonorità strumentali che si sposano perfettamente con l’epoca in cui è ambientato il titolo, mai invasive e ricreatrici di grandi atmosfere, si possono selezionare sia in versione originale che riarrangiata.
 
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