Mystery Detective

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stefyga96
view post Posted on 31/12/2008, 14:00




Al giorno d’oggi sono tanti i generi presenti sul panorama video-ludico, chi più apprezzato chi meno, chi più adempito al pubblico hard, chi più indirizzato ai semplici e occasionali giocatori. Tra questa massa, quel genere denominato avventura grafica fa parte forse di una schiera a se, genere per il quale andrebbe analizzato il singolo gioco per individuarne l’inquadratura.
Su Nintendo DS di avventure grafiche ne abbiamo già viste, classici l’ormai storico Another Code e il suo sequel Hotel Dusk, capostipite del genere sul doppio schermo Nintendo e tra i titoli di maggiore successo del 2007.
A questi due titoli si aggiunge oggi anche Mystery Detective (prodotto dagli esperti ragazzi della 505 Games), che come caratteristica principale ha quella di essere un’avventura grafica indirizzato ad un pubblico essenzialmente giovane.
Infatti, se in Hotel Dusk il nostro scopo era quello di scoprire il colpevole di un omicidio, in Mystery Detective l’indagine si ammorbidisce, limitandosi alla risoluzione di casi dal contenuto più soft. Chiaro espediente di indirizzare il titolo ad un pubblico un po’ più giovane, a discapito dei “soliti” gamer più esigenti.


Casi…particolari

Come detto, Mystery Detective è dedito al pubblico più giovane, ragion del quale i misteri che dovremo risolvere non avranno nessuna impronta prettamente criminosa. E’ il caso per esempio del primo dei 4 misteri del gioco, dove lo scopo sarà individuare un alquanto singolare ladro di sogni.
Di ruota anche i personaggi con cui entreremo in contatto. Si parte, ovviamente, dalla protagonista del gioco, una simpatica e aspirante detective di nome MacKanzie, sostenuta nella sua missione da un bizzarro fungo vivente e da un maggiordomo, fondamentale nel proseguo dell’avventura con le sue uniche e fantasiose invenzioni.
Certo, per una detective alle prime armi non deve essere facile trovare dei casi su cui investigare, d’altronde la notorietà conta parecchio. Sarà il caso o il destino, ma sarà la nostra grande amica Penelope ad avere bisogno di noi, sostenendo che ci sia qualcuno in grado di “rubarle” i sogni. Un caso insolito certo, ma da cui non potremo tirarci indietro e nemmeno tornare a mani vuote, d’altronde è il nostro primo caso!
 
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