Donkey Kong Jungle Climber

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stefyga96
view post Posted on 31/12/2008, 14:05




Era il 1994. Anno in cui Nintendo pubblicò il primo videogioco per Super Nintendo a tema Donkey Kong. Fu proprio in quell’anno, in quel primo episodio della saga (dal titolo Donkey Kong Country) che il cattivone scimmione, che fino a quel punto era conosciuto unicamente come “il cattivo” degli episodi precedenti dell’allora già famosissimo Mario, diventò improvvisamente un eroe, salvando la sua piccola isola dai soliti mostri di turno affamati di potere. Un episodio che lasciò il segno, non tanto per i seguiti (che non si lasciarono ovviamente attendere, traghettando nel frattempo all’allora neonato GBA, fino ad arrivare alla versione Jungle Beat per GameCube), ma che mostrava come anche quello scimmione tanto cattivo, possa avere un briciolo simpatia e audacia degni di un vero eroe.
Fatto questo nostalgico salto nel tempo torniamo ai giorni nostri, perché Nintendo non ha voluto fermarsi a quei mitici episodi per SNES, ed eccoci oggi con titolo per Nintendo DS che potrebbe essere considerato il valido sequel di quella saga; è vero che cambia il nome, cambia anche la storia, ma la sostanza e l’avventura che Donkey e il suo storico amico fidato Diddy dovranno percorrere ed affrontare, farà tornare alla mente quelle mitiche giornate passate davanti allo storico “scatolone” Nintendo.
Il titolo diventa quindi Donkey Kong Jungle Climber e tutte le premesse per un gioco dal grande appeal ci sono tutte. E state certi, le premesse sono più che azzeccate!


Isola che vai, appigli che trovi…

Donkey Kong Jungle Climber è chiaramente un platform, e in quanto tale viene quasi spontaneo chiedersi cosa possa rendere un classico platform, un titolo degno di tanti elogi. Ebbene, quello che più conta in questo gioco è la nostra abilità nel mantenere lo scimmione in equilibrio volante su tutti gli appigli sparsi per il livello. Strano a spiegarsi, facile da intendere. A livello pratico, tutti i livelli del gioco saranno costernati di funambolici quanto rudimentali appigli, sul quale Donkey dovrà appendersi per scalare l’intero livello. Passa così in secondo luogo lo scontro fisico con i mostriciattoli avversari, tutto a vantaggio di un ritmo di gioco sempre ad alto livello e dal destino lasciato in mano alle nostre abilità acrobatiche.
Ovviamente oscillare tra questi ammassi di appigli e raggiungere la vetta, non basterà per la risoluzione completa del livello. Come di routine, sparsi per lo stage possiamo trovare i tipici oggetti caratteristici di Donkey Kong: le banane da raccogliere per conquistare vite, 5 monete da accumulare su tutto il livello, il medaglione DK e un classico barile magico. Tutti oggetti essenziali per completare al 100% ogni livello di gioco, ancora più utili per accumulare vite e attacchi speciali essenziali col proseguo del gioco.
Infatti a fare compagnia al nostro caro Donkey, ci sarà ovviamente il suo piccolo amico fidato Diddy, che gli darà una mano fondamentale nel proseguo dell’avventura non solo a sconfiggere i nemici, ma anche nel raccogliere oggetti che per Donkey diventerebbero irraggiungibili o inusabili. Attacchi speciali anche per Diddy, quindi.


Quando la testata…è di rigore

Il gameplay di Donkey Kong Jungle Climber consiste nel mantenere Donkey in equilibrio su questi appigli sparsi dappertutto. Ma se le mani sono occupate a tenersi aggrappato, come si fa ad attaccare un nemico? Semplice, usando la testa! Già, basterà un semplice colpo di testa per mandare al tappeto i soliti scagnozzi di turno e spianarsi la strada verso gli appigli successivi. Non che ciò sia sempre possibile. Ci saranno infatti alcuni fastidiosi avversari che per essere uccisi dovranno essere colpiti in specifiche parti del corpo; è il caso per esempio dell’ape, colpibile su ventre ma non certo sulla schiena corazzata di spine, oppure in caso di alcuni mostri inattaccabili come il fantasma, dove l’essenziale per non essere attaccati è rimanere immobili durante il suo passaggio.
Passando invece alle più coreografiche mosse speciali, possiamo dire (come già accennato in precedenza) che alcune di esse saranno applicabili da Donkey stesso, altre invece saranno agibili solamente se in coppia con Diddy. La più elementare mossa speciale è il cosiddetto attacco immortale, col quale Donkey diventa per qualche secondo immortale e prende il volo verso l’alto a moh di palloncino aerostatico. Attacco essenziale per raggiungere punti elevati o per spianare la strada dalla concentrazione di più mostri. Questo attacco si può attivare da touch screen, previo raggiungimento di un numero stabilito di diamanti colorati racchiusi in apparenti semplici barili sparsi per i livelli.
Entrando invece in coppia con Diddy (anch’esso rinchiuso in un barile; spaccandolo, salterà fuori) la potenza di attacco sale notevolmente. Primo fra tutti è l’attacco testata di Diddy. Non proprio una mossa speciale ma utile per fare la cosiddetta “combo” di testate. Premendo due volte il tasto di attacco (qualsiasi dei 4 sulla pulsantiera), Diddy si lancerà verso l’alto ad un’altezza più elevata di quella di Donkey, raggiungendo così banane o altri oggetti a discrete altezze improponibili per l’agilità di Donkey.
Passando invece alle mosse speciali della coppia, possiamo citarne due, coincidenti con le prime che apprenderemo; esse sono l’attacco martello col quale spaccare rocce, e l’attacco ali, col quale sarà possibile munirsi per qualche secondo di un paio di ali in pieno stile mitologico.
Passiamo ora all’aspetto tecnico del gioco…
 
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