Pokémon Ranger

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stefyga96
view post Posted on 31/12/2008, 20:18




Pokèmon Ranger

Squadra che vince non si cambia: quante volte lo avrete sentito dire?
Sicuramente mai quante la Nintendo lo abbia ripetuto alla Pokèmon Company parlando dei videogiochi dei Pokèmon.
In effetti non aveva tutti i torti, considerando i dati delle vendite settimanali in Giappone e in USA del nuovissimo episodio della serie, Diamante e Perla.
Bene, perché non creiamo qualcosa di diverso dal solito GDR “cattura-colleziona-combatti”?
Questo è stato il pensiero principale di HAL Laboratory, ed ecco che nasce Pokèmon Ranger, il nuovo scoppiettante gioco sui mostriciattoli tascabili!
Eppure in questa nuova avventura non siamo allenatori alle prime armi in cerca di gloria, bensì siamo Ranger.
Ma chi sono i Ranger?


Benvenuti nella regione di Fiore!

Gli allenatori sono completamente diversi dai Ranger: mentre i primi cercano di diventare i migliori combattenti di Pokèmon del mondo, i secondi si preoccupano di salvaguardare l’ambiente e di aiutare le persone in difficoltà (naturalmente in ambito Pokèmon).
La storia inizia con la creazione del nostro alter-ego, anche se, come di consuetudine, potremo scegliere solo tra maschio e femmina e il nome.
Finite le formalità, ci ritroveremo a scrivere una lettera a Furio, il capo dei Ranger. Il quale ci dirà il luogo e il giorno in cui dovremo incontrarci con lui.
Tutto procede automaticamente, l’eroe e il capo Ranger si incontrano, finchè non accade un imprevisto: un Minun sta istigando un Houndoom, il quale si innervosisce.
Non c’è tempo per pensare!
Il nostro nuovo amico ci affiderà un misterioso oggetto: lo Styler.
Con delle veloci spiegazioni, ci dirà di catturare Minun, mentre lui si occuperà di Houndoom.
Terminato il lavoro, ci loderà per la nostra bravura e ci introdurrà alla spiegazione dettagliata dello Styler di cattura: si usa quando ci imbattiamo in un Pokèmon e vogliamo catturarlo per “usarlo” a determinati scopi che sono spiegati qui sotto.
Per catturarlo dobbiamo fargli girare attorno il disco di cattura tracciando una traiettoria dopo l’altra, visto che più il Pokèmon è forte, più cerchi dobbiamo tracciare.
Se mentre facciamo girare il disco il Pokèmon si innervosisce e lo colpisce, dovremo ricominciare il procedimento dal principio, e il contatore dei giri si azzererà.
Se poi lo Styler viene colpito da un attacco troppo violento, perderemo una barra di “vita”.
Si perché lo Styler ha una sua vita, con le sue brave barrette che se esaurite tutte, ci mandano inesorabilmente in game over.
Il processo di cattura è incredibilmente divertente, e il nostro Styler aumenterà di livello insieme a noi: ad ogni missione compiuta il nostro eroe salirà di grado, così come al nostro Styler verrà aggiunta una nuova barra di “salute”.


I Pokèmon

I Pokèmon che cattureremo nel gioco verranno usati solo per scopi aiutare i Ranger nelle loro missioni: ognuno di essi ha una Pokè-tattica e una mossa: le prime vengono utilizzate quando catturiamo un determinato Pokèmon, il quale ci metterà a disposizione appunto questo attacco, per stordire un altro mostriciattolo da catturare.
Le mosse invece servono per aiutare i Ranger a superare ostacoli o evitare catastrofi: ad esempio Totodile ha a disposizione il suo spruzzo d’acqua per spegnere gli incendi, come anche un Kanghaskan usa la sua forza bruta per distruggere un macigno troppo grosso.
A determinato Pokèmon coincide determinata zona, come sempre d'altronde: in ogni zona della regione di Fiore troveremo un sacco di Pokèmon, sia vecchi che nuovi, dispersi ovunque.
La differenza rispetto agli altri giochi della serie però, è che questa volta li vedremo direttamente mentre ci spostiamo, niente più incontri casuali e in alcuni casi stizzanti.
Possiamo tenere con noi fino a 7 Pokèmon (numero destinato comunque a crescere, con l’innalzarsi del nostro grado), e dopo averli “utilizzati” non possiamo tenerceli per noi, ma bensì verranno liberati.
L’unico che potremo tenere è il grazioso Minun di cui sopra, amico fidato che ci tornerà utile molto spesso, grazie alla sua abilità nel paralizzare gli avversari in combattimento.
A differenza degli allenatori, i Ranger non hanno il Pokèdex, ma un semplice navigatore che si limita a registrare le informazioni dei Pokèmon che abbiamo avvistato nel nostro viaggio.
Per portare a termine l’avventura ci vorrà davvero poco tempo, una delle pecche del gioco: vi basteranno massimo 5 ore per finirlo tutto, tenendo conto della facilità delle missioni, per non parlare della misteriosa quanto incredibile assenza del multiplayer…
I comandi sono ottimi, volendo si può giocare solo con il pennino, dato che la maggior parte dell’azione avviene proprio stilo alla mano: per spostare il personaggio toccheremo la parte dello schermo in cui si vuole che esso vada, per acquisire maggiori informazioni su una struttura o su un determinato oggetto, basta cliccarlo con il pennino, così come per parlare con le persone.


Il lato tecnico

HAL Laboratory ha svolto complessivamente un ottimo lavoro sotto questo aspetto del gioco.
La grafica è completamente in 2D, scelta più che saggia per un gioco del genere: i Pokèmon sono splendidi nelle loro movenze e nei loro particolari, diversamente i paesaggi, un po’ troppo spogli e bruttini da vedere, senza contare che le città in totale sono quattro.
Il sonoro è buono, anche se dopo un po’ diventa incredibilmente ripetitivo in ambito musichette, mentre invece gli effetti sonori sono discreti.


Conclusione

In definitiva, un gioco da avere e collezionare assolutamente se siete amanti dei mostriciattoli creati da Satoshi Tajiri, diversamente, dategli lo stesso una possibilità, soprattutto se cercate una pausa rilassante e mai troppo difficile.

 
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