[recensione]Mario Party 8

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stefyga96
view post Posted on 31/12/2008, 21:38




Quale divertimento migliore di un bel gioco da tavolo per passare una serata con gli amici? Beh…Un gioco da tavolo fatto a videogioco naturalmente! E’ questo il caso del famosissimo Mario Party , che ha raggiunto oramai l’ottava edizione divenendo di fatto una delle serie con più episodi di sempre. Tutto iniziò su Nintendo 64 con i primi 3 capitoli, proseguendo poi su Nintendo Game Cube con gli altri successivi 4 ed ora finalmente tocca a Nintendo Wii ospitare questo ottavo appuntamento con tutta la carica di novità che porta di conseguenza il controllo tramite Wiimote.

Una fiera a base di stelle!
Inserito il disco e preso in mano il Wiimote, cosa ci troviamo di fronte con questo nuovo capitolo della serie? Beh innanzitutto dovremo scegliere un Mii da assegnare al nostro salvataggio così da poter iniziare a giocare in tutto e per tutto. Appena fatto ciò infatti, verremo accolti da uno strano esserino dal fare buffo e spiritoso, che ci spiegherà le varie modalità di gioco giusto per non farci trovare spaesati al primo contatto con il gioco.
Questo ottavo capitolo si presenta innanzitutto come una grandissima fiera, chiamata fiera delle stelle, alla quale partecipano tutti i personaggi del regno dei funghi che sono pronti ancora una volta a sfidarsi a colpi di dadi e monete per guadagnare il maggior numero di stelle. Come ogni fiera che si rispetti, sarà composta da vari stand o tendoni che rappresentano ognuno una modalità di gioco. In tutto sono cinque: Tendone Party, Arena Gara Stella, Padiglione Minigiochi, Area Extra e Bazar dello svago.
Partendo dal primo e cioè il Tendone Party, rappresenta la modalità di gioco classica di Mario Party nella quale da 2 a 4 giocatori si potranno sfidare a colpi di Wiimote in 6 arene diverse. La struttura è molto semplice: inizialmente si deciderà chi parte per primo tramite il lancio di un dado come in un normale gioco da tavolo. Una volta deciso l’ordine, dovremo nuovamente tirare il dado per muoverci sul tabellone che è formato da varie caselle. Le più comuni sono quelle blu che ci faranno guadagnare 3 gettoni o monete, e quelle rosse che invece c’e ne faranno perdere 3. Vi sono poi le caselle punto di domanda dalle quali non si può sapere cosa ci aspetterà, ed infine anche le caselle di aiuto/ostacolo nelle quali a seconda del simbolo che compare ( rispettivamente quello di Donkey Kong e Bowser ), potremo venire aiutati oppure ostacolati nel raggiungere il nostro obbiettivo. Tale obbiettivo è logicamente raccogliere il maggior numero di gettoni tramite anche i minigiochi che potremo svolgere al termine di ogni turno, per poi raccogliere altrettante stelle. Giocare in singolo a questa modalità non è di certo il massimo che infatti da il meglio di sé contro altri 3 giocatori umani ed il divertimento in questo caso sale decisamente alle stelle. Questa modalità è inoltre completamente personalizzabile e potremo scegliere quanti turni giocare, che tipo di minigiochi utilizzare e anche eventualmente se giocare a squadre o meno.
La modalità Arena Gara Stella può essere accomunata ad una sorta di Modalità storia. Qui dovremo infatti sfidare di volta in volta un avversario e giocare in questo modo tutti e sei i tabelloni a nostra disposizione, arrivando a gareggiare nell’ultimo, il solito cattivo di turno: Bowser. La struttura di questa modalità e sensibilmente diversa rispetto a Tendone Party. Infatti qui giocheremo un minigioco unicamente se capiteremo sopra la casella apposita e invece di ottenere monete quando vinciamo, le ruberemo all’avversario, rendendo il tutto decisamente più difficile e divertente.
Le altre tre modalità sono decisamente meno importanti ed elaborate rispetto alle prime due e sono più che altro degli extra che il gioco offre. Padiglione minigiochi, come lo stesso nome indica è la modalità che racchiude tutti i minigiochi che gia abbiamo affrontato e che di volta in volta si sbloccheranno, così che potremo rigiocarli quando più ci piace. Arena Extra contiene una serie di minigiochi da giocare utilizzando i nostri Mii; e in Bazar dello Svago infine, potremo spendere le nostre carte che otterremo ad ogni partita, per acquistare di volta in volta nuovi minigiochi, musiche e soprattutto statuine da esibizione chiamate “Statuine Fiera”, che raffigurano i personaggi più famosi del panorama Nintendo, e che potremo anche far sfilare nell’apposito teatrino.

Si può dare di più…
Ora vi chiederete, perché il titolo del paragrafo è “Si può dare di più”? La spiegazione arriva subito. Quello che lascia a desiderare di questo episodio è forse la troppa fretta nel realizzarlo secondo chi vi scrive, fretta che ha portato a non pochi difetti. Uno tra tutti si può riscontrare nella realizzazione dei minigiochi che sono tutti basati unicamente sull’utilizzo del Wiimote. Se questo da un lato facilita e non di poco le cose per le partite in multiplayer ed il conseguente reperimento dei controller, dall’altro limitano e non di poco l’esperienza di gioco, rendendo i minigiochi a conti fatti molto simili tra loro e poco vari, cosa che probabilmente non sarebbe successa se si fosse utilizzata l’accoppiata Wiimote-Nunchuk. Sia ben chiaro però, con questo non significa che i minigiochi non siano divertenti da giocare con gli amici, ma a conti fatti il Wiimote da solo sembra non essere utilizzato cosi brillantemente come invece succedeva per esempio con Wario Ware Smooth Moovments e probabilmente l’utilizzo combinato del nunchuk avrebbe contribuito senza dubbio a migliorare le cose.
Un altro elemento che fa storcere un po’ il naso è la poca quantità di tabelloni: sei non sono di sicuro pochi, ma per “festeggiare” l’ottavo party di Mario e l’arrivo su Nintendo Wii del titolo, qualcuno in più sarebbe di certo stato gradito anche giusto per rendere il tutto più longevo.
D’altra parte però, il gameplay nudo e crudo del gioco è di certo ben riuscito visto che è oramai la classica formula collaudata più e più volte durante gli anni anche se con le dovute modifiche. In questo capitolo infatti di tanto in tanto otterremo delle caramelle dai poteri speciali, in grado di trasformarci all’occorrenza in sfere terribili ed addirittura in vampiri succhia monete. Le caramelle oltre che a trovarle nei vari percorsi, potranno anche essere acquistate negli appositi negozi sparsi qua e la e tutto ciò rende il livello di sfida indubbiamente più alto, rimescolando in continuazione le carte in gioco.
Inutile quindi sottolineare ancora una volta, che il titolo giocato con altri 3 amici raggiunge picchi di divertimento altissimi, ma la sensazione che per certi dettagli si poteva fare indubbiamente di più, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo del Wiimote, è fissa nelle menti di chiunque abbia giocato i capitoli precedenti.

Ma sbaglio o ti ho gia visto?
Altra nota dolente di questo episodio è il comparto grafico. Sin dai primi momenti di gioco infatti si ha la netta impressione che il titolo sarebbe potuto tranquillamente girare e senza troppi problemi anche su di un normalissimo Game Cube . La realizzazione di tabelloni e minigiochi non spicca infatti per spettacolarità grafica. Parlando appunto dei tabelloni, questi sono si ricchi di particolari, ma per quanto riguarda texture ed effetti speciali siamo nella norma, come anche i modelli poligonali dei vari personaggi che risultano a volte “grezzi” e poco particolareggiati anche dal punto di vista delle animazioni. Rimanendo in tema, anche il desing che pervade tutto il gioco sembra aver subito un calo rispetto alle produzioni passate e a volte ci si ritrova con scenari non molto originali e privi di quell’atmosfera festosa e sbarazzina che invece prevaleva in passato.
Come non citare poi il mancato supporto ai 60 Hz nonché quello parziale ai 16:9. Si perché se siete dotati di una TV di questo tipo, quando avvierete Mario Party 8 noterete due “simpatiche” bande ai lati destro e sinistro dello schermo per adattare l’immagine al formato video. Scelta sicuramente discutibile e poco felice, che fa intuire come il titolo sia forse stato sviluppato con una certa fretta. Ormai queste opzioni sono standard al giorno d’oggi e una tale mancanza, seppur non andando ad influire sul gameplay del gioco, si fa comunque sentire.
Nulla da dire però per quanto riguarda il comparto audio che è sicuramente ben realizzato, con buone musiche ed effetti che accompagnano le lunghe sessioni in multiplayer nonché i vari minigiochi. Un comparto almeno qui tutto sommato soddisfacenti ed in linea con l’universo del regno dei funghi e con la serie Mario party.

Tirando le somme, questo ottavo capitolo della serie Mario Party non brilla certamente come ci si aspettava. Se il gameplay intrinseco del titolo è rimasto pressoché invariato e garantisce ore ed ore di divertimento insieme agli amici, lo stesso non si può dire del contorno al tutto e cioè i minigiochi, che purtroppo non fanno un utilizzo così originale del Wiimote come invece ci si aspettava. Il tutto è purtroppo condito da un reparto grafico che in fin dei conti un Game Cube era in grado di gestire senza troppi problemi, ed un desing dei tabelloni non molto originale anche se fortunatamente il comparto audio è più che soddisfacente.
Se siete fan della serie, questo ottavo capitolo, nonostante resti divertente da giocare con altri 3 amici, non vi regalerà di certo la botta di aria fresca che speravate; per chi invece si avvicina per la prima volta ad un Mario Party, pare in un certo senso avvantaggiato, e potrebbe benissimo ritrovarsi tra le mani un ottimo passatempo per le serate in compagnia con gli amici.
 
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