[recensione]Sonic e gli Anelli Segreti

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stefyga96
view post Posted on 1/1/2009, 08:28




Possiamo tranquillamente affermare che ciò che Mario rappresenta per Nintendo, Sonic rappresenta per SEGA. È una icona dei platform, con i suoi splendidi capitoli 2D ha segnato un’epoca, peccato che col passaggio al 3D si sia perso qualcosa… Se da un lato i 2 Sonic Adventure per Dreamcast hanno fatto la storia di questa console, dall’altro capitoli più recenti come Sonic Heroes o il tremendo Shadow the Hedgehog hanno fatto toccare il fondo alla serie, facendolo addirittura raschiare con l’uscita di Sonic the Hedgehog per PS3 e Xbox360. Ma per quale motivo la serie non riesce a raggiungere le vette di eccellenza dei capitoli 2D con la grafica in 3 dimensioni? Prima di tutto la telecamera pessima, una costante della serie, oppure gli inutili elementi RPG, ma soprattutto la sovrabbondanza di personaggi secondari giocabili. Alla SEGA devono aver capito i loro errori, forse era giunto il momento di tornare alle origini, ecco quindi che un bagliore di luce per i fan del porcospino più veloce dei videogiochi si è acceso: quel Sonic e gli Anelli Segreti sulla piccola e rivoluzionaria console Nintendo, forse non tutto era perduto. Come sarà andata?

Un porcospino da mille e una notte
Diciamocelo francamente, a parte qualche rara eccezione, le storyline di qualunque episodio della serie non sono mai state nulla di così eclatante. Questo nuovo Sonic presenta una trama abbastanza scontata, ma sicuramente migliore di quelle che alla SEGA hanno sfornato fin’ora. Tutto inizia un giorno come tanti, il buon Sonic si sta concedendo qualche minuto di relax quando ecco spuntare dal libro che stava leggendo Shahra, che si presenterà a noi come il genio del Ring. La nostra nuova amica ci racconterà che nel suo mondo, quello delle mille e una notte, le storie stanno scomparendo una dopo l’altra per mano del malvagio Erazor Djin. Come da copione, il buon Sonic non perde tempo e decide di aiutare la sua nuova amica a ricostruire il mondo delle mille e una notte, lanciandosi a tutta velocità nella sua nuova avventura.

Un porcospino e il suo Wiimote
Ma come avranno sfruttato i ragazzi della SEGA i peculiari controlli del girellino Nintendo? È presto detto: in modo analogo a Excite Truck impugneremo il Wiimote orizzontalmente, per spostare lateralmente Sonic dovremo inclinarlo nella direzione opportuna, per farlo arretrare dovremo portarlo indietro, l’avanzamento del nostro porcospino blu preferito invece è automatico; per saltare basterà premere il tasto 2 del Wiimote: premendolo velocemente effettueremo un salto breve, mentre tenendolo premuto caricheremo il salto in modo da raggiungere piattaforme più elevate. Per effettuare il famigerato homing attack invece basterà ruotare in avanti il Wiimote; al tasto 1 infine è affidata il freno. Il Wiimote poi sarà usato per effettuare le azioni più disparate, come ad esempio farci lanciare in avanti da una catapulta ruotandolo in avanti, oppure agitarlo per far risalire alcuni vasi volanti che troveremo nel nostro cammino. A questo punto bisogna precisare una cosa: nelle prime ore di gioco prevarrà una certa frustrazione dovuta alla difficoltà con cui ci faremo strada nei livelli. Perché vi chiederete voi? Semplice, finchè non potenzieremo a dovere il nostro porcospino i comandi non risponderanno a dovere, anche spostarsi dalla destra alla sinistra dello schermo necessiterà tempo, oltre che una buona dose di pazienza. Qualche rigo sopra abbiamo parlato di potenziamenti per il nostro porcospino, adesso andremo ad analizzare questo aspetto.

Pimp my Edgehog
Prima di partire per un livello potremo scegliere delle abilità da assegnare al nostro Sonic, in questo modo sarà più facile oltre che vantaggioso farci strada nei livelli. Ovviamente nelle prime ore di gioco disporremo di una quantità piuttosto esigua di potenziamenti, questi infatti dovranno essere sbloccati portando a termine stage dopo stage. Queste abilità spaziano da una maggiore velocità raggiungibile, piuttosto che una quantità di ring collezionabili più elevata, oltre che nuove mosse o attacchi per il nostro Sonic. Particolarmente utili i bonus per il movimento, che migliorano non poco la giocabilità del titolo, come la possibilità di muoversi più fluidamente, oppure l’abilità di non perdere velocità dopo un salto. Per equipaggiare l’abilità avremo bisogno di Punti Abilità (PA), che guadagneremo salendo di livello. Alla fine di ogni stage infatti guadagneremo esperienza, una volta riempita la barrà saliremo di livello e il nostro numero di PA aumenterà di conseguenza. Ogni abilità consuma una determinata quantità di PA, maggiori saranno gli effetti del potenziamento, più saranno i PA che dovremo spendere in esso. Nelle fasi più avanzate, quando vorremo raccogliere più medaglie d’oro possibili, sarà bene scegliere le giuste abilità per il tipo di livello che andremo ad affrontare, proprio per questo i ragazzi SEGA ci hanno messo a disposizione 4 set di potenziamenti che potremo personalizzare a nostro piacimento, in modo da avere le abilità giuste al momento giusto. In fin dei conti la personalizzazione del nostro porcospino si dimostra una notevole aggiunta, rendendo il gioco profondo come non mai.

Let the speed mend it
Ma come si svolge un livello di Sonic e gli Anelli Segreti? Andiamo con ordine. Il gioco è suddiviso in 10 location diverse, ognuna con 10 stage da completare e se la matematica non è una opinione avremo ben 100 livelli da giocare, garantendo una buona longevità. A questo punto basterà scegliere una missione tra quelle sbloccate fin’ora (sarà infatti possibile giocarle nell’ordine che preferiamo) e saremo a cavallo: finalmente si corre! La prima missione di ogni location avrà come unico obbiettivo attraversare dall’inizio alla fine il livello, tutte le altre invece avranno gli obbiettivi più disparati, come ad esempio sconfiggere un certo numero di nemici, o raccogliere un particolare oggetto, piuttosto che portare al termine la missione in un determinato limite di tempo. Generalmente i livelli saranno abbastanza lineari, ogni tanto però ci imbatteremo in bivi che ci permetteranno di attraversare i livelli da un altro punto di vista. Come ogni Sonic che si rispetti la velocità rimane uno dei punti cardini del gameplay, ora più che mai, dato che la natura platform della serie è stata un po’ messa da parte per far spazio a lunghi rettilinei irti di trappole piuttosto che piattaforme su cui farsi strada. Lo si nota anche dalla telecamera utilizzata, questa infatti sarà fissa dietro le spalle del nostro buon porcospino, anche quando indietreggeremo, scelta piuttosto discutibile quella degli sviluppatori SEGA dato che non avremo la possibilità di capire ciò che succede alle nostre spalle, facendoci più di una volta perire prematuramente. Altro fattore che fa storcere un po’ il naso sono le fasi più platform del gioco, i salti che dovremo eseguire saranno tutto sommato semplici, se non fosse che la telecamera e il particolare sistema di controllo rendono questa operazione il più delle volte scomoda, facendoci cadere dalle piattaforme soventemente, con conseguente imprecazione da parte del giocatore, e purtroppo accadrà spesso. Un difetto non da poco dato che la serie è basata principalmente sulla velocità, cadere e ripartire dall’ultimo checkpoint ancora e ancora per quella dannata piattaforma che non riusciamo a raggiungere, il tutto rallentando non poco il ritmo generale è qualcosa che va decisamente a sfavore del gioco. Se Sonic e gli Anelli Segreti avrà mai un seguito, e deve averlo dato che il potenziale c’è tutto, questi fattori dovranno necessariamente essere rivisti e perfezionati per rendere l’esperienza di gioco più fluida. Menzione particolare va fatta agli scontri con i boss, davvero ben congegnati, che ci faranno sudare sette camice (nel vero senso della parola) per ottenere l’agognata medaglia d’oro. Le medaglie che otterremo a fine livello ci serviranno per sbloccare tonnellate di extra; questi vanno dai semplici bozzetti preparatori, ai ben più gustosi retroscena del gioco, oppure ai brani della colonna sonora, un vero paradiso per i maniaci del porcospino SEGA.

Let’s party!
Oltre all’avventura principale potremo anche cimentarci in una divertente modalità multiplayer fino a 4 giocatori, con oltre 40 minigiochi giocabili. I personaggi utilizzabili saranno 8, tra questi troviamo anche alcune delle comparse più recenti della serie come Shadow, oltre alle vecchie conoscenze come Tails. Le modalità disponibili sono ben 5, ognuna con le proprie regole di gioco, nella modalità Caccia al tesoro ad esempio l’azione si svolgerà come nel gioco dell’oca, dovremo avanzare sul tabellone vincendo i minigiochi per avanzare di casella. Potremo anche decidere da noi le regole del gioco, così da rendere l’esperienza personalizzata, oltre che poter affrontare i minigiochi singolarmente per migliorare i nostri record attraverso la modalità Libreria. Tutti i minigiochi sfrutteranno appieno le potenzialità del Wiimote, dovremo ad esempio remare controcorrente a bordo di una canoa per cercare di non cadere in un burrone alle nostre spalle, oppure cimentarci nel tiro con l’arco mirando allo schermo e tendere le nostre frecce prima di scoccarle. Insomma, se abbiamo 3 amici con altrettanti Wiimote tra le mani il divertimento è assicurato!

Bello e veloce
Graficalmente parlando Sonic e gli Anelli Segreti è la prova che anche il Wii , nonostante non sia potente come le sue rivali, può regalare una ottima esperienza visiva. Oltre all’ormai collaudato carachter design, l’ambientazione da mille e una notte si dimostra bella e dettagliata: i livelli sono pieni di particolari ed effetti di ogni tipo, come il sole cocente di Sand Oasis, o la lussureggiante giungla di Dinosaur Jungle, o ancora il chiaro di luna che si riflette sul marmo di Night Palace. Oltre al design già lodato, la parte più meramente tecnica è anch’essa innegabilmente riuscita, con effetti luce davvero degni di nota, piuttosto che modelli poligonali ricchi di dettagli. La fluidità è un altro punto forte del gioco, nemmeno la velocità smodata del buon Sonic metterà difficoltà al solido frame rate del gioco, fisso sui suoi 30 fps al secondo anche durante le fasi più concitate dell’azione. Non sarà la grafica spacca mascella di un Gears of War qualsiasi ma è sicurmante un punto di partenza per i giochi che verranno sulla piccola console Nintendo, in fondo in un titolo della serie Sonic, non si ha di certo bisogno di texture iper realistiche per divertirsi!
Sul fronte sonoro invece la situazione non è così rosea… la colonna sonora è in puro stile Sonic, tutto sommato ben riuscita, lo stesso non si può dire del mieloso doppiaggio inglese. I doppiatori infatti sembrano tutto fuorché capaci di pronunciare correttamente la lingua inglese, situazione peggiorata dalla localizzazione italiana, per fortuna limitata ai soli sottotitoli. Troppo spesso vi imbatterete in chiare incompetenze dei traduttori, un esempio lo potete chiaramente leggere mentre vi trovere nello stage a tema piratesco dove il nostro Sonic esclama “Ecco perché amo andare all’oceano”. A questo punto viene da chiedersi se i programmatori affidati alla localizzazione non abbiano usato uno dei tanti software di traduzione scadenti che possiamo trovare sul web.

Bentornato Sonic
Tirando le somme non possiamo che promuovere Sonic e gli Anelli Segreti. Nonostante qualche magagna a livello di gameplay lo spirito dei capitoli 2D della serie c’è tutto. Finalmente non avremo più comprimari di troppo tra i piedi, come è giusto che sia i riflettori saranno tutti puntati su Sonic e nessun altro. In fin dei conti Sonic e gli Anelli Segreti non è di certo un capolavoro, ma diverte, e in fondo è questo che conta maggiormente. Fan del porcospino SEGA gioite, Sonic è rinato, lunga vita a Sonic!
 
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