| I fortunati che hanno potuto giocare a quel capolavoro che risponde al nome di Pilotwings sull’indimenticabile SNES, ricorderanno il magnifico biplano rosso, che Nintendo ha usato alla presentazione di Wii , e così un po’ tutti si sono aspettatati un famigerato seguito.
Il progetto fu affidato alla Hudson, però invece dell’atteso seguito Hudson presenta un titolo tutto nuovo, lasciando con l’amaro in bocca ma con belle speranze e tanti ricordi nella testa.
Il gioco, un simulatore di volo, è completamente diverso da altri titoli che riguardano combattimenti militari, Wing Island infatti tratta delle vicende di Sparrow Wing Jr. che gestisce la Wing Spa lasciatagli dallo zio partito per un lungo viaggio.
L’avventura si svolge in due piccole isole, e in una un po’ più grande, dove dovremo eseguire incarichi che variano tra lo spegnere incedi, effettuare degli scatti con la macchina fotografica , catturare mucche fuggite e altro ancora.
Ci sono poi modalità secondarie che però sono semplicemente ridicole e realizzate davvero male.
Interessante, anche se anch’essa solo per i primi minuti, la possibilità di muoversi con un intera formazione di aerei che potrà essere cambiata a nostro piacimento grazie al Wiimote.
Tecinicamente
Il comparto tecnico è purtroppo il difetto più grande del gioco assieme alla longevità. La grafica per quanto colorata e rilassate non è all’altezza nemmeno della scorsa generazione, con texture poco dettagliate ed imprecise e modelli poligonali di personaggi e mezzi sono davvero mal realizzati. Lo stesso discorso vale per le movenze dei vari aerei che non fanno di certo gridare al miracolo ma anzi risultano abbastanza abbozzati.
La colonna sonora piacevole all’ainizio, in un attimo diventa ripetitiva e dopo i primi 5/10 minuti di gioco conoscerete la melodia ormai a memoria; ridicoli invece gli effetti sonori, il suono degli aerei per esempio ricorda molto di più quello di un vecchio motociclo.
Insomma non bastano i colori divertenti e i protagonisti “pucciosi” per risollevare un titolo che ci ha fatto passare dall’idea di avere un seguito di Pilotwing, creando un’illusione che si è poi infranta ritrovandoci tra le mani un gioco davvero scarno e realizzato alquanto male.
Controlli
Il sistema di controllo è particolare, non è come un cloche, ma per interdeci è molto vicino a quando da bambini si giocava con gli aereplanini.
Il Wiimote andrà infatti tenuto in orizzantale, ruotandolo si eseguiranno le virate, se viene mosso verso destra, sinistra, alto e basso eseguiremo acrobazie, spingendo in avanti il Wiimote si inserisce il turbo, si frena invece portandolo indietro.
Premendo avanti e indietro le freccie direzionali aumentiamo e diminuiamo la velocità, il tasto B funziona invece come un tasto “azione” che ci permetterà di svolgere l’azione richiesta dalle varie modalità.
Un idea dei controlli apparentamente buona, ma realizzata non in maniera perfetta e che si somma ad un gioco che ha troppi troppi difettti.
Simulatore di volo?
No il gioco non si può definire un similutare di volo in quanto di simulativo non c’è nulla, è semplicemente uno pseudo Action-Game con poco carattere e un comparto tecnico della rara bruttezza, una longevità tutt’altro che elevata e con la noia che farà da padrona dopo i primi divertenti minuti di gioco.
Peccato perché l’idea ormai sciupata di un simulatore di questo genere, ossia senza combattimenti aerei ma con le modalità elencate in precedenza, era tutto sommato buona. Si spera quindi che magari un futuro seguito, realizzato come si deve, possa diventare un bel gioco e sviluppare qundi le poche ma interessanti idee originali che presentava questo titolo.
Ma qualche pregio?
Trovare dei pregi in questo titolo così poco riuscito (ve lo sta dicendo un amante dei simulatori di volo) non è impresa da poco. L’elemento che è stato fatto in maniera rispettabilie, è senza dubbio la realizzazione e la caratterizzazione dei personaggi.
Durante il gioco conosceremo praticamente solo Sparrow e sua sorella, che sono però simpatici e colorati quanto basta per riuscire a lasciare un segno, anche se flebile, nel videogiocatore.
Oltre a questo, altri pregi non se ne riesce a trovare facilmente, anche se forse la possibilità di comprare oggetti per potenziare i nostri aerei può risultare un’idea tutto sommato originale. Inoltre il biplano rosso ci farà balenare in testa ricordi stupendi riguardanti Pilotewings, ma questo non è un merito del gioco.
In definitiva
Una buona idea, ma realizzata frettolosamente e malamente, ricca di difetti e con un comparto tecnico largamente insufficente, inoltre la ripetitività e la noia non fanno altro che aggravare il gia precario quadro generale. Un gioco che sta proprio bene sullo scaffale, consigliabile solo a qualche appassionato estremo, e se vogliamo ai più piccoli
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