[recensioni]Wario Ware Smooth Mooves

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stefyga96
view post Posted on 1/1/2009, 08:39




La figura enigmatica di Wario nacque su Super Mario Land con il semplice ruolo di nemesi cattiva del pasciuto Mario. Entrambi baffuti, entrambi sovrappeso ed entrambi eternamente nani, tant’è che Wario non riusciva a ritagliarsi il giusto spazio per brillare in parte al ben più noto e importante idraulico italiano. Forse è questo l’errore della Nintendo che portò Wario a navigare a lungo senza trovare un proprio spazio, dove crescere e farsi notare. Luigi ce l’ha fatta con il suo Luigi’s Mansion, Wario invece ottenne i suoi 15 minuti di gloria sul Game Boy Advance, con la pubblicazione di Wario Ware Inc.: Megaparty Game$. Abbandonata la salopette viola e gialla che lo collegava automaticamente a Mario, Wario, così, assunse uno spirito trash e trasandato molto più al passo con i tempi della saltellante nemesi, che invece continua imperterrita a pubblicare i suoi giochi nel genere che più le aggrada. Wario divenne un’icona, immediatamente. Wario Ware era una raccolta di quasi 200 minigiochi, demenziali e corti nel modo giusto, che lanciò la figura sempre in ombra di Wario nell’olimpo dei mini-games. Questi minigiochi si svolgevano massimo in 5 secondi, consistevano nella semplice pressione di un tasto (o dello spostamento della leva) e lanciavano il giocatore subito a quello dopo, senza lasciargli il tempo di riprendersi un attimo e di rallentare il battito del cuore. Un gioco apparentemente semplice ma estremamente profondo, a tal punto che la Nintendo lo dirottò poco dopo sul Gamecube, aggiungendo una modalità multiplayer migliore. In seguito, vennero prodotti altri due seguiti: il primo è Touched!, un valoroso condottiero della Touch! Generation del DS che, pur non raggiungendo la vetta della perfezione, divertiva indubbiamente come pochi altri giochi. L’uscita di Twisted per GBA fu più travagliata, visto che il tempo trascorso tra la pubblicazione giapponese e quella italiana fu molto lungo, stranamente. E adesso che il Wii è uscito, Nintendo ha deciso di sfruttare le sue potenzialità con Smooth Moves. Riuscirà Wario a passare dal piccolo pennino del DS al Wiimote?

Impatto
Il giocatore si trova a questo punto ad inserire il disco giallo di Smooth Moves nel sinuoso led del Wii, a impugnare il solo Wiimote (solo più avanti viene richiesto di unire il nunchuk per creare la combo) e giocare. In una demenziale e assurda sigla, Wario corre in un tempio dove trova la misteriosa Bacchetta Multiforme, un oggetto magico capace di creare situazioni disparate e drammaticamente comiche. Inizia il primo fatidico livello, e una voce maschile molto soft introduce la prima trasformazione della Bacchetta: il Telecomando. In una corta descrizione (doppiata in italiano egregiamente) viene spiegato il modo esatto per impugnare la Bacchetta, ovvero proprio come se fosse un Telecomando: con una sola mano. Finisce la spiegazione, e il giocatore, spaesato, si ritrova davanti uno schermo interamente nero, con una sola scritta non molto eloquente: “Trova!”. L’ordine smuove il giocatore che istintivamente punta lo schermo della sua 22 pollici con il Wiimote, e per magia, ecco apparire una luce fuoriuscita da una torcia. Un rapido movimento su tutta la superficie di vetro del televisore e ecco che un omino in posizione supina si risveglia dal letargo grazie al lampo della Bacchetta Multiforme. Questione di un attimo: quello che si è descritto in 10 righe accade in circa 4 secondi. Appena l’azione torna alla schermata del livello, ecco che la voce sinuosa del doppiatore riappare per descrivere una nuova conformazione della Bacchetta: l’Ombrello. Praticamente uguale al Telecomando, ma posizionato in verticale: uno spostamento minimo che racchiude in sé un cambiamento molto più ampio e profondo. Il giocatore ora è pronto, ha capito il “succo” del gioco e all’ordine “Schiaccia!” comprime violentemente un insetto sotto uno schiacciamosche, con un semplice, rapido e definitivo movimento del braccio verso il basso. Il resto, come si dice, è storia. Inizialmente, il giocatore si trova purtroppo un po’ spaesato, come detto prima, e le vite buttate si sprecano quasi quanto i game over. Il primo livello, quello dedicato a Wario, è ovviamente molto semplice ma all’inizio i ritmi sfrenati e stancanti del gioco inducono il giocatore a farsi prendere dal panico reagendo agli ordini del videogame senza un minimo di ordine, sperando di concludere il minigioco in atto nel modo più veloce ed efficace possibile. Dopo circa una decina di stage tutti ruotanti attorno alle prime conformazioni della Bacchetta Multiforme, sopraggiunge lo spaventoso boss di fine livello. Questo a dir la verità è come un minigioco allungato e non è tanto difficile come possa far pensare la sua presentazione. Ecco qua: il boss viene sconfitto, Wario delira di gioia e l’utente non può far altro che accasciarsi sul divano e riflettere su quello che ha appena fatto. Molto riuscita infatti risulta l’implementazione dell’utente nel gioco: esso si ritrova a far volare il wiimote in ogni modo e posizione possibile senza riflettere realmente su quello che sta facendo, ma reagendo istintivamente ai vari obiettivi proposti dal minigioco. Un fattore che sembra superficiale ma che in seguito fa intendere quanta profondità riesce a raggiungere Smooth Moves grazie ad esso.

La magia svanisce
L’autista, il moicano, l’elefante, i pesi: sono tutte trasformazioni effettuate dalla Bacchetta affrontando i folli e astrusi mondi di Wario Ware. Dopo aver concluso il primo livello, ecco che al giocatore vengono proposte continuamente nuove sfide, con nuove posizioni da assumere, che vanno ad aggiungersi a quelle precedentemente imparate. Alcune di queste sono veramente ben fatte, ma il gioco a lungo andare risulta fine a sé stesso: i minigiochi per quanto sempre divertenti sono molto simili e sembra che l’utente debba completare i livelli solo per affrontare altri livelli e finire la partita. Tutto troppo blando e stancante, tant’è che a pochi verrà la voglia di completarlo al 100%. Giungere all’ultimissimo livello non è un’impresa ardua, e nemmeno sconfiggerlo: anzi, impegnandosi tutto potrebbe finire in un giorno. Oltre ai vari livelli fortunatamente arrivano in aiuto dei giochi più lunghi che hanno come punto focale della loro esistenza quello di fare record spaventosi. Molto simpatico risulta quello dedicato a Balloon Fighter, da compiere consapevoli dello sforzo fisico richiesto: vi verrà ordinato di sbattere freneticamente le braccia come fossero ali d’uccello per fare in modo che il vostro piccolo beniamino voli verso l’orizzonte evitando nemici e trappole. Assurda la mancanza di un gioco dedicato a Star Fox, visto che il boss finale del livello di 9-volt (sto parlando proprio del bimbetto fanatico dei videogiochi made in Nintendo) risulta ben fatto sia concettualmente che tecnicamente: muovere il wiimote in orizzontale come fosse lo Star Wing della volpe corneriana è tanto estremamente semplice quanto altamente divertente, delirante.
Nel complesso, più di 200 minigiochi bastano e avanzano per rendere Smooth Moves abbastanza longevo, ma pochi avranno la voglia (ad alcuni mancherà anche la forza) per completare il gioco al massimo. Complice soprattutto il fatto che quasi tutti sono identici tra loro, a parte rare perle dotate di carisma da vendere (vedi il gioco in cui bisogna sparare acqua con lo SPLAC 3000 sulla schiena del buon Mario). Insomma, non è per nulla un gioco fatto per i singoli, e non merita nemmeno di essere considerato tale. Allora viene automatico chiedersi per quale motivo Nintendo abbia creato, anche per questo gioco, una modalità multiplayer talmente limitata. Sia chiaro, non stiamo raggiungendo i fasti dell’obbrobrio creato dai Monster Games per il discreto Excite Truck, ma poco ci manca. Il divertimento non viene meno per i primi minuti di gioco, ma in seguito tutto risulta troppo ripetitivo e nauseante. Tra le sole cinque modalità disponibili (inspiegabilmente solo dopo aver concluso la storia in singolo) se ne salvano poche. Quella più classica e ovvia è la prima, che consiste in una rapida successione di minigiochi alternati. Purtroppo Nintendo ha avuto la (cattivissima) idea di utilizzare un unico wiimote, costringendo i due giocatori a scatti improvvisi per passarselo: per aiutarli lo scambio da un minigioco all’altro è molto lento, tanto, troppo. Il tutto si riduce nello spezzare il ritmo che rende Wario Ware quello che è, e annoiare così i giocatori. Tutto questo viene risolto con l’arrivo del Nunchuk. Applicato al suo fratellone più grande infatti risulta una manna dal cielo per gli utenti più frustrati e svogliati. Oltre ad avere un proprio livello (non molto riuscito) il piccolo nunchuk può venire egregiamente sfruttato per uno dei cinque minigiochi per la modalità in multi: mentre un giocatore tiene il wiimote nella mano sinistra, l’altro la stringe nella destra, e si parte. Ognuno dei due utenti è sostituito da un avatar sullo schermo, e tutto quello che deve fare è saltare. Spiegato in parole povere, se l’utente A equivale all’omino 1 sullo schermo, esso dovrà reagire ai differenti ostacoli incontrati dall’avatar. C’è una piccola buca che blocca la strada a 1? Basta che A muova il wiimote verso l’alto con uno scatto ed ecco che 1 eseguirà un piccolo saltello, evitando la buca e dirigendosi festante verso il traguardo e la vittoria. Se lo stesso concetto viene applicato all’utente B ne consegue un divertimento irrefrenabile, per quanto semplice e demenziale.
Insomma, non tutto è perduto, ma come altri prodotti che hanno accompagnato il Wii da pochi mesi dal lancio della console, si sente la possibilità, anzi, il dovere, di fare qualcosa di più. Si potrebbe dire che Wario è come una piccola esplosione: estremamente corto, ma per quei pochi attimi in cui ha vita, le risate non mancano, mai.

Grafica & Sonoro
Nintendo, si sa, con la sua nuova console minimalista non punta certo alla grafica superba, estremamente tratteggiata e particolareggiata in ogni suo singolo pixel, e Wario Ware: Smooth Moves, per quanto gradevole agli occhi, ne è la prova lampante.
I personaggi e gli ambienti risultano colorati e vivaci, ma se state cercando l’alta definizione allora avete sbagliato gioco. Grandi notizie però per quanto riguarda lo stile, che passa dal semplice toon-shading, al trash. Molto riuscita risulta anche la compenetrazione poligonale tra elementi 2D e 3D: infatti molto spesso lo sfondo nei minigiochi e un semplice disegno, mentre gli elementi che interagiscono hanno un 3D che ben si complementa con il resto. Il tutto accade ad una velocità talmente disarmante che è inutile stare a vedere la tecnica grafica di questo gioco, comunque ben al di sopra della sufficienza. Passando al sonoro si raggiungono lidi migliori: le musiche sono sfrenate e divertenti, gli effetti simpatici e ben implementati, il tutto si muove benissimo, sincronizzato e affascinante. Forse il lato migliore del gioco dopo la giocabilità: usare il wiimote come se fosse una spada, poi una canna da pesca, poi come una semplice mano è tanto intuitivo quanto funzionale, immerge il giocatore totalmente in un divertimento infinito. O quasi…

In definitiva, Wario Ware Smooth Moves è un titolo molto divertente, ma purtroppo manca dell’originalità dei suoi predecessori, e pecca anche in qualche lato importante, soprattutto la longevità, veramente poca. Stiamo comunque parlando di un gioco consigliato, anche se non immancabile.
 
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