Recensione Need For Speed Carbon

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JcK69
view post Posted on 1/1/2009, 15:53




Need for Speed Carbon
Con l’avvicinarsi delle feste natalizie, il mondo dei videogiochi comincia a movimentarsi e, in un certo senso, a risvegliarsi dopo il solito periodo di calma e di uscite non particolarmente importanti. Se da un lato le console di nuova generazione Wii e Playstation 3 cominciano ad affacciarsi in tutto il mondo, dall’altro le software house non dimenticano le console attuali che si apprestano a passare l’ultimo Natale della loro gloriosa “carriera”. Electronic Arts, come al solito, ha presentato la sua classica line-up invernale con le serie sportive di Fifa, Nhl, Nba, Nfl, ecc. e motoristiche di Nascar e Need for Speed, a cui è stato aggiunto il solito sottotitolo che questa volta è Carbon, dedicato alla fibra di carbonio, molto usata nel mondo del tuning automobilistico.

Gentleman, starts your engines!
Una volta inserito il gioco la bella Emanuelle Vaugier ci avvertirà sulla pericolosità delle azioni svolte nel gioco e ci invita a guidare sempre con prudenza e ad allacciare sempre le cinture di sicurezza: un messaggio semplice quanto importante, a cui naturalmente ci associamo.
Dopo la minimale presentazione, con poche frasi ed immagini, si presenta il menù iniziale del gioco che ci mette a disposizione diverse modalità di gioco: carriera, serie sfide (già, si chiama proprio così) e gara veloce.
Il fulcro del gioco è sicuramente la modalità Carriera, dove una volta selezionata, scopriremo l’esile trama su cui si poggiano tutte le vicende narrate; il nostro alter-ego virtuale ritorna in città, in questo caso Palmont City, e la trova in guerra: gang rivali che si contendono il dominio del territorio sfrecciando a tutta velocità sulle strade cittadine e soprattutto nel canyon, dove si svolgeranno tutte le gare più importanti.
Le squadre avversarie saranno dotate di 3 diverse classi di auto: Muscle, Modificate e Importate. In totale saranno circa 40, tutte riprodotte fedelmente grazie alle licenze dei marchi automobilistici più importanti al mondo, dalla Porsche alla Chevrolet, dalla Lamborghini alla Nissan, per arrivare fino a Alfa Romeo, Volkswagen, Renault e Mazda; il parco auto è davvero ampio e riesce a soddisfare anche i più esigenti.
Il filmato introduttivo ha anche la funzione di rapido tutorial per imparare come controllare al meglio la vettura e riuscire a spuntarla sugli avversari: i comandi principali come acceleratore, freno e volante sono gestiti dalle due levette analogiche del Dual Shock, i tasti dorsali saranno usati per il freno a mano, per usare il NOS e per scalare o ingranare le marce se il cambio è gestito manualmente.

Uno per tutti, tutti per uno
La differenza sostanziale di Need for Speed Carbon è l’introduzione dei compagni di squadra che vi aiuteranno tantissimo durante le gare. Infatti, all’inizio della carriera vi verrà chiesto di formare una squadra, dargli un nome e persino un logo per poi cominciare a farsi valere sull’asfalto. La scelta dei compagni da ingaggiare risulta essere decisivo perché ne esistono 3 diverse categorie, ognuna con abilità differenti l’una dall’altra: se gli Stopper cercheranno di fermare gli avversari mandandoli fuori strada o, meglio, contro un muro, gli Apripista, se sfruttati bene, possono regalare accelerazione extra, restando semplicemente in scia il maggior tempo possibile, infine ci sono gli Scout che esplorano scrupolosamente ogni piccolo dettaglio della pista scovando scorciatoie, percorsi alternativi e, soprattutto, vie di fuga comode e sicure. Esistono anche altre caratteristiche speciali di ogni pilota ingaggiato per la squadra: infatti si potranno trovare piloti organizzatori, che si faranno ottenere denaro extra ad ogni gara vinta, oppure piloti meccanici, che faranno sconti sui pezzi di ricambio per la vostra auto e infine, troviamo i piloti costruttori che permettono di sbloccare decorazioni estetiche da usare per personalizzare il nostro bolide nella sezione Autosculpt.

Vivere un quarto di miglio alla volta
Passiamo ad analizzare adesso l’aspetto più importante della modalità Carriera, vale a dire i diversi tipi di gara che andremo ad affrontare: ogni gara, o per meglio dire missione, ci pone davanti ad un diverso obiettivo e un diverso modo di raggiungerlo. Se nelle gare Circuito conta solo tagliare il traguardo per primi dopo aver compiuto un determinato numero di giri nel percorso cittadino predefinito, le gare Sprint concedono al giocatore la libertà di scegliere il percorso che preferisce, fermo restando che per superare le missioni si deve arrivare per primi in un determinato punto della mappa.
Un gradito ritorno, dopo la mancanza in Most Wanted, sono le gare Drift: vince chi ottiene più punti facendo sgommare la nostra vettura il più possibile; il meccanismo per calcolare il punteggio per ogni sgommata è stato rinnovato visto che adesso il gioco prevede 2 metodi differenti: nella gara Drift a circuito chiuso, infatti, avremo solo una zona dedicata alla sgommata dove verrà considerata valida e sommata al punteggio totale, mentre nelle gare lineare con partenza e arrivo in 2 punti predefiniti tutte le sgommate effettuate si andranno a sommare al punteggio totale. A concludere le modalità di gara restano Autovelox, dove per vincere si deve accumulare più velocità possibile in diversi punti prestabiliti e la gara nel Canyon dove per vincere bisognerà prima inseguire il nostro avversario e cercare di sorpassarlo per restare in testa per più di 10 secondi, poi essere inseguiti da quest’ultimo cercando di bloccare ogni suo tentativo di sorpasso.
La Carriera, tuttavia, ci concede anche di compiere una semplice “passeggiata” per la città, cercando di esplorare in tranquillità ogni parte del territorio per trovare scorciatoie e provare percorsi alternativi per la gara. Ma al volante di una qualsiasi auto di Need for Speed Carbon sarà dura rimanere nei limiti di velocità cittadini, ed ecco entrare in scena le forze dell’ordine…la vostra passeggiatina tranquilla si rivelerà essere ogni volta uno scatenato inseguimento come quelli che si vedono spesso su Real TV. Il ruolo della polizia è stato sempre molto importante nella saga di Need for Speed, ormai è parte integrante del gioco e ad ogni episodio si presenta sempre più aggressiva e spericolata.
In questo nuovo capitolo della saga, le forze dell’ordine rinnovano le loro unità per darvi sempre più filo da torcere ad ogni inseguimento: non solo vi attaccheranno con mezzi corazzati ma dimostrano di avere un’ottima IA, disponendo blocchi e uomini nei punti strategici della mappa; inoltre piazzeranno blocchi chiodati in modo da fermare definitivamente ogni nostra via di fuga. Detta così, sembrerebbe difficile scappare dalla cattura, ma il gioco ci mette a disposizione diversi elementi da sfruttare a dovere quando inseguiti: innanzitutto ritornano i “Pursuit Breaker”, vale a dire che passando su determinati punti potremmo distruggere alcuni elementi che si trovano sul ciglio della strada: si potranno sganciare tubi d’acciaio da un tir, far crollare l’insegna di una gelateria, oppure quella di una pasticceria (con annessa ciambella gigante) in modo tale da farli ricadere sugli ignari poliziotti che vi stanno dando la caccia.
Un altro elemento utile risulta essere il classico nascondiglio: sulla mappa vi sarà segnalato come un puntino blu e, se raggiunto, potrete aspettare tranquilli la fine dell’inseguimento con i poliziotti sconsolati che ritornano alla base.
Ritornano gli elementi classici della serie come il livello di priorità, stile GTA: più alto sarà il vostro livello e più mezzi e unità saranno pronte a catturarvi e il bullet-time che, apparso per la prima in Most Wanted, viene inserito anche in Carbon, lasciando integra la sua utilità: vedremo l’azione rallentare in modo da poter scegliere la via di fuga migliore o, se fortunati, scoprire nuove scorciatoie e nascondigli.
Scesi dalla vettura e scrollata di dosso l’adrenalina della gara, possiamo rilassarci un po’ nel nostro garage, cercando di abbellire e, soprattutto, potenziare la nostra vettura grazie all’imponente sezione di Edit, chiamata Autosculpt.
Si potrà modificare ogni aspetto dell’auto: dalla carrozzeria ai cerchi in lega per passare a motore, freni e frizione. La carrozzeria potrà essere modificata nel suo colore, inserendo diverse decorazioni come loghi tribali, fiamme o loghi pubblicitari, in vero stile The Fast The Furious oppure cambiando le singole parti come cofano, tettuccio o cerchi in lega: le opzioni sono molteplici ma ciò che più colpisce è la presenza di accessori ufficiali delle varie case produttrici come OZ, BBS e Brembo. Anche il motore dovrà essere dotato di pezzi migliori per poter competere con gli avversari e anche qui l’arsenale presente è davvero molto vario: kit di freni, sospensioni e frizione potranno essere ritoccati e aggiustati ma l’elemento sostanziale rimane sempre il NOS, da inserire quanto prima nella vostra auto per sfrecciare a velocità folli lungo la pista. Ovviamente quasi tutti gli accessori non saranno presenti all’inizio del gioco, ma andranno sbloccati giocando la modalità Carriera.

Come ti allungo lo sprint
Nonostante la mancanza del gioco online, la longevità del gioco è garantita anche dalle modalità accessorie presenti nel gioco. La modalità Serie Sfide, ad esempio, si basa sul compiere determinate missioni per poter proseguire. Ogni sfida ha 3 livelli di difficoltà e ognuna di esse ha regole prestabilite: non c’è la possibilità di scegliere la vettura con la quale gareggiare, né il circuito dove correre, è tutto già preimpostato dalla CPU. Poche parole anche sulla Gara Veloce che, come il nome ci suggerisce, è la classica gara da affrontare quando ci si vuole scatenare alla guida, senza pensare alle vicende della Carriera: ogni dettaglio viene scelto dal giocatore, che soltanto in questo caso, potranno essere 2, visto che il gioco offre solo questa opzione dedicata al multiplayer: davvero poco per un titolo del genere.
Dulcis in fundo, c’è la modalità Card Premio che si basa sul superamento di 100 diversi obiettivi divisi tra Carriera e Gara Veloce, ad esempio verrà chiesto di distruggere più auto della polizia possibili oppure di vincere 3 gare veloci o ancora di riuscire a scappare per più di 5 minuti dalle forze dell’ordine. In questo modo verranno sbloccate le auto più veloci, i circuiti più tortuosi e gli accessori più cool per la vostra auto. La longevità complessiva del titolo, è sufficiente per garantire al giocatore diverse ore di pura adrenalina, anche se la modalità Carriera non richiederà tanto tempo per essere completata.

Tecnica su e giù…
L'aspetto grafico del gioco è sicuramente più nitido e pulito su Xbox 360 (identico però al Most Wanted) e PC, si difende molto bene però anche la Playstation 2. Graficamente Need for Speed Carbon si presenta apprezzabile, con alcuni effetti davvero notevoli, uno su tutti, il bullet-time alla Max Payne, che risulta convincente sotto ogni aspetto. I modelli delle auto rispecchiano la realtà, ma si poteva fare di meglio, alcuni dettagli appaiono scialbi e poco definiti, come alcuni tratti dei circuiti e dell’asfalto. Non si può chiedere di più all’hardware Sony che, tutto sommato, riproduce un’intera città con tutti gli elementi da gestire, senza alcun rallentamento e con una buona sensazione di velocità. Ottime le scene d’intermezzo, quasi un film interattivo, con una buona sincronia tra parlato e movimenti della bocca. Voto 8 al comparto sonoro che eccelle da ogni punto di vista: le tracce presenti sono 30 divise per genere Hip Hop, Rock e Electro, anche con canzoni esclusive prodotte appositamente per il gioco. Realistici anche i rombi dei motori, tutti differenti uno dall’altro e ogni effetto prodotto dall’auto in gara come sgommate, urti e sirene della polizia. Il doppiaggio, totalmente in italiano, lascia un po’ a desiderare, non tanto per la qualità della traduzione ma soprattutto per i toni di ogni singola voce che non rappresenta al meglio ciò che avviene su schermo. Unica eccezione il doppiaggio dei dialoghi via radio della polizia durante gli inseguimenti, piuttosto realistici e convincenti.
 
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