La duchessa trama, e la recensione della duchessa

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stefyga96
view post Posted on 2/1/2009, 21:45




Il film è tratto dall'omonima biografia scritta da Amanda Foreman e incentrata sulla figura di Lady Georgiana Spencer, antenata di Lady Diana Spencer. Come Diana anche Georgiana ebbe una vita avventurosa, sposò giovanissima il duca del Devonshire, fu amica di Maria Antonietta di Francia, amava scrivere, leggere, le arti, la musica e persino la scienza. Come Diana anche Georgiana non ebbe una vita privata felice...

Recensione del film “La Duchessa:
Il maggior merito del film è nel modo in cui si mostra, sospeso tra severità e ironia. La regia di Saul Dibb è il merito, alterna sobrietà ad enfasi, segue fedele i suoi personaggi e inquadra la complessa epoca inglese di fine '700 con meravigliosi e storiografici costumi. Residenze, maestosa quella estiva di Bath, argenterie, servitù, cerimonie sono ricostruite impeccabilmente e hanno la capacità di offrire sfarzo senza mai eccedere o stonare.
Il demerito del film sta probabilmente negli stessi meriti. E' tutto talmente perfetto da non riuscire a emozionare, risultando quasi un raffinatissimo ma puro esercizio di stile. Quasi tutto scorre sopra una sobrietà così eccessiva da sembrare 'piatta'.
Ci si concilia e risveglia nelle grazie di Hayley Atwell (Lady Bess), già ammirata nei “Sogni e Delitti” di Allen, e anche tra gli spigoli di Keira Knightley (Lady Georgiana), ormai adulta, meno attraente e sicuramente più brava; ma soprattutto si sorride, paradossalmente vista la cattiveria del suo ruolo, ammirando Ralph Fiennes che interpreta “your grace” Duca di Devonshire con quella fredda pacatezza, perfettamente inglese, che alimenta il suo personaggio di uno spirito marginale e malinconico, quasi annoiato dentro ogni sequenza che lo dipinge crudele e al contempo lo restituisce vittima.
Ma il motore del film restano le donne, così anche la madre di Georgiana The Duchess non resta ai margini della descrizione e anzi alle sue severe ed espressive rughe (ottima Charlotte Rampling) è affidata l'educazione mentale della figlia, tesa verso quell'onore aristocratico più importante di qualsiasi felicità o sentimento personale.
Per storiografi, costumisti, appassionati, inglesi e aristocratici...un gioiello; per alcuni un po noioso.
Accolto da numerosi applausi al Festival Internazionale del Film di Roma, dove è stato presentato nella sezione Premiere 2008.
 
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