recensione gta 4

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cri 4444
view post Posted on 29/8/2009, 12:00




Se già nel passato GTA veicolava un'ammaliante illusione di libertà (e di libertinaggio) facente leva sulla vasta scala, sulla discrezionalità d'azione e su un intenso lavoro di caratterizzazione, aveva altresì sofferto i sintomi di una approssimazione capillarmente diffusa e di una stilizzazione spinta oltre gli elementi grafici per riguardare le stesse meccaniche di gioco; con l'avvento di Niko Bellic, si può parlare addirittura di showcase tecnologico e artistico. L'attenzione al dettaglio, per quanto di dettaglio superfluo a fini prettamente ludici spesso si tratti, è divenuta maniacale. La proporzione fra dimensioni e qualità della rappresentazione è sorprendente, realizzando nella pratica quella godibilità pseudo contemplativa, legata al proverbiale cazzeggio, una volta ardua per chi non fosse dotato dell'adeguata fantasia suppletiva.
Il mondo di gioco brulica di una miriade di tocchi che nel complesso hanno dovuto richiedere una mole di lavoro titanica; ardua sarebbe perfino l'impresa di farne un elenco almeno soddisfacente.
Si da il caso che i passanti usino conversare al proprio cellulare, reagiscano con insulti in lingua non necessariamente inglese se urtati, gettino le cartacce per terra, si fermino alle bancarelle degli hotdog per uno spuntino; le auto di lusso sono dotate di navigatore satellitare con tanto di istruzioni vocali; il suono della radio continua a sentirsi smorzato anche fuori dell'abitacolo; un head-shot piazzato attraverso il parabrezza può lasciare il conducente del veicolo riverso sul volante, la testa premuta contro il clacson che suona; il nemico ferito di striscio può indietreggiare, sbilanciarsi, cadere in acqua da una banchina e poi mettersi a nuotare fino alla scaletta con cui issarsi sulla terraferma; accendere le sirene sulla macchina della polizia presa in prestito spinge gli altri automobilisti a rallentare e concedere strada alla presunta autorità; passeggiando placidi sul lungo mare, mentre si lasciano dietro di sé le impronte sulla sabbia, potrebbe capitare d'essere sorpassati da un uomo in corsa e subito dopo dal piedipiatti che l'insegue manganello alla mano.


Valutazione finale:
Gran Theft Auto 4 non è certo perfetto. Ancora spartano in certi fondamentali dell'azione, probabilmente sottodimensionato nella varietà e reale interesse delle attività secondarie offerte dalla città, ingenuo nello svelare il carattere scriptato di missioni che disconoscono in parte la filosofia della piena libertà concessa al giocatore.
Ma è anche un'esperienza senza pari, capace di evocare suggestioni così vivide da poter rientrare alla voce gameplay seppur derivino prevalentemente da trovate extra-ludiche, frutto di sforzi monumentali nella rappresentazione di un mondo capace di reggersi su una visione di fondo e non solo sull'appeal estetico.
 
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