storia di un successo

« Older   Newer »
  Share  
cri 4444
view post Posted on 29/8/2009, 12:03




Ha vinto, sbancato, rovesciato il banco, portato via tutta la posta e lasciato gli avversari a bocca aperta.
Un KO tecnico che ricorda, molto da vicino, quello tra Ds e PSP.
Vinto ovviamente al primo round dalla piccola console portatile di casa Nintendo.
E quindi, ancora una volta, ci si trova a commentare il successo planetario di un’idea Nintendo e di una console che, in barba a tutti, ha messo a tacere chiunque.
Sfatando per altro il mito della nuova generazione.

Oggi i produttori di console per videogiochi, guardano a Wii come alla tabella di marcia da seguire, come il punto di arrivo e anche, ma questo non lo dicono, come il miraggio irraggiungibile.
Per un anno, chi ha seguito da vicino i dati di vendita, ha notato che il divario tra Wii e le console next gen si allargava, settimana dopo settimana, sempre in favore della console Nintendo.
Potere di un sistema di comandi innovativo? No, o magari, forse. Ma quello, inutile nasconderlo, è stata la spinta alla vendita dovuta alla curiosità, a quel pad innovativo che libera i movimenti e rende l’azione di gioco, fisica più che palmare. Benissimo. Ma non è questo il punto.
Nintendo ha vinto, a mani basse, contro tutto e tutti, perché è Nintendo. E la chiave del successo va letta nella battaglia vinta sulla next gen.


Nintendo, in un momento di totale devozione ai giochi iperprodotti e tecnologicamente all’avanguardia, cinematografici e terribilmente estetici, ha puntato sulla giocabilità (ancora una volta) andando a sollecitare quanto di più sensibile nella vita di un videogiocatore: la voglia di innamorarsi di un gioco e di immergersi totalmente.
Il contenuto era l’unica arma possibile per sconfiggere la forma.
Un po’ come nella battaglia storica tra prog rock e punk. Estetismo e concretezza a confronto. Con risultati che tutti ben conosciamo.

Dicevamo: così Wii ha sbaragliato il mercato.
Facendosi portatore sano di giocabilità ed interpretandola con quello spirito genuino e trasparente che fu, negli anni ’80, il grande traghetto tra i Coin Up della Sala Giochi e i primi esempi di console casalinga.
Perché, diciamolo francamente, il videogiocatore ama tantissime cose, ma tra queste innanzitutto appassionarsi e poi divertirsi. E in questo la grande N non ha veramente rivali al mondo. Lo dimostra il fatto che i produttori di giochi per Next Gen si sono trovati a dover fare i conti con un pubblico scontento che alla grafica da urlo, cominciava a preferire quasi un ritorno al passato.
E così (lo analizzeremo meglio in sede di recensione dei giochi) Nintendo ha preferito concedere qualcosa in meno all’aspetto grafico e giocare tutto sulla giocabilità.
A partire da quell’ormai famoso e famigerato comando a sensori che è diventato, di fatto un’appendice corporea per l’applicazione fisica al videogame.


Nintendo intorno a Wii ha creato un mondo.
Un mondo on line grazie al quale poter scaricare e giocare ai classici di ogni tempo che hanno marchiato a fuoco la storia dei videogiochi (dal Game Cube per tornare al Nintendo 64).
Un mondo di videogiochi pronti per coinvolgere tutti, dall’utente “esperto” alla famiglia. Un mondo fatto di piccole innovazioni tecnologiche, a partire dall’avveneristco comando stick che sostituisce di fatto il classico pad e cambia per sempre il concetto di console comander, fino agli ultimi parti della tecnologia come il Wii Link’s Crossbow (ovviamente, nato seguendo le gesta di Link, l’eroe di Zelda).

E concedetemelo, un altro punto gioca a grande favore di Wii.
In un’epoca di videogiochi “born to kill” e totalmente immersi nella violenza, in quasi nessun gioco Nintendo la violenza è padrona assoluta dello schermo e spesso, quando lo è, è tradotta in modo molto fiabesco, assolutamente lontana da sangue, efferatezze e gesta volutamente disturbanti. Un grande segno educativo, anche nel videogioco, soprattutto per le generazioni più giovani, target principale per ogni casa software del mondo.

Questo è il mondo che Nintendo ha saputo creare intorno a Wii, trasformando una scommessa in un successo senza precedenti.
Ricordo persone sorprese, alla nascita di Wii, perché console in totale controtendenza rispetto alle ben più note Xbox360 e Ps3.
Ricordo tante persone interrogarsi sulla scelta, considerata suicida, di sviluppare una console dalle caratteristiche tecniche decisamente inferiori rispetto ai grandi colossi del mercato videoludico. Le stesse persone che oggi, in senso buono, sono Wii dipendenti. Perché hanno riscoperto un modo di giocare che nessuno più, oggi, riesce a produrre.
Per questo e per molto altro Wii è, oggi , il grande capolavoro dell’industria videoludica.
Ed anche dell’arte del videogioco.
Un regalo che quest’anno può veramente essere per tutta la famiglia.
 
Top
0 replies since 29/8/2009, 12:03   32 views
  Share