recensione sims 3

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cri 4444
view post Posted on 1/9/2009, 09:30




Se si pensa per un attimo al concetto di gallina dalle uova d'oro, applicato al mondo videoludico, non sono moltissimi gli esempi degni di nota. Tra questi annoveriamo senz'altro, in campo console, il brand di Super Mario, che Nintendo è riuscita, senza mai stufare i fan, a reciclare in qualunque salsa oppure quello di Metal Gear o Pro Evolution Soccer, marchi talmente riconosciuti dal grande pubblico da smuovere milioni di copie vendute all'uscita di ogni episodio delle rispettive serie.
In ambito pc il primo nome che viene in mente è senz'altro quello di The Sims, una serie capace di vendere, dall'uscita del primo titolo nel 2000, qualcosa come oltre 100 milioni di pezzi, quanto basta per identificarla come quella di maggior successo nella storia del gaming su personal computer.

Il concept del gioco, ideato dalla fervida immaginazione di Will Wright, è tanto semplice quanto dannatamente capace di stuzzicare la curiosità dei giocatori, in particolar modo di sesso femminile: creare degli alter ego digitali di sé stessi e delle persone con cui normalmente si interagisce nella vita reale per poter vivere, nel gioco, una vita alternativa. In questo contesto sono offerte al giocatore un vasto numero di scelte e personalizzazioni, che vanno dalla definizione estetica e caratteriale dei personaggi alla scelta della casa in cui farli vivere, sbizzarendosi nello scegliere mobilio, carta da parati, piante e tutto quanto vi possa venire in mente tra gli oggetti che normalmente costituiscono il corredo di una reale abitazione. I Sims, analogamente alla realtà, dovranno lavorare, in modo da guadagnare il denaro necessario a soddisfare il loro fabbisogno, dall'aquistare il cibo e nutrirsi, al pagare le bollette, passando per tutti i divertimenti che possono costellare la vita di ognuno di noi.
Come è lecito aspettarsi uno dei tratti più importanti di un simulatore di vita è rappresentato dalla qualità nella resa delle relazioni interpersonali. I Sims possono quindi uscire dalle loro abitazioni, incontrarsi, parlare tra loro (nella loro caratteristica lingua immaginaria) ed interagire in maniera anche complessa, provando sentimenti e arrivando anche a creare vere e proprie relazioni sentimentali, capaci di sfociare in convivenze e addirittura nascita di nuovi individui.

I neonati, come nella realtà, dovranno essere curati assiduamente, pena l'intervento degli assistenti sociali, e una volta diventati bambini diventeranno dei veri e propri personaggi controllabili come gli altri del gioco. Ovviamente, così come ci si aspetterebbe da un titolo del genere, i personaggi oltre a nascere e crescere potranno anche morire, in svariati modi, sia causati da vostra negligenza che da eventi fortuiti. In ogni caso quando verrà il loro momento comparirà un tetro personaggio nero e incappucciato, il Tristo Mietitore, pronto a portarseli via, a meno che non abbiate intenzione di contrattare per dar loro un'altra chance.

Questi i tratti basilari del gioco che successivamente, nel corso degli anni, ha visto il mercato letteralmente invaso da espansioni di svariato genere, capaci di aggiungere nuove personalizzazioni ed elementi, il tutto volto a rinfocolare la passione dei fans, trasformatisi nel frattempo in veri e propri collezionisti virtuali.

Il terzo episodio della serie, oggetto di questo articolo, era inizialmente previsto per il Febbraio 2009 ma è stato posticipato a Giugno da Electronic Arts per poter essere ultimato e perfezionato secondo i piani iniziali degli sviluppatori.
La principale novità offerta è rappresentata dalle nuove interazioni sociali dei Sims, che non rimarranno più come in precedenza isolati alla realtà dei dintorni della loro abitazione ma potranno recarsi in città ed interagire pienamente con gli altri personaggi del gioco oltre che con quelli creati dagli altri giocatori.

In questo contesto i tre quartieri precedentemente presenti in The Sims 2, ovvero Bellavista, Stranizia e Verona Creek sono stati sostituiti da un unico grande quartiere chiamato Sunset Valley, decisamente più grande dell'insieme degli altri tre, il quale ricorda per certi versi le tipiche città californiane affacciate sulla costa del Pacifico. Questo “quartierone” risulta suddiviso in due zone principali: il centro città, dove si trovano negozi, scuole e posti di lavoro e le periferie dove sono ubicati le varie zone residenziali.

I nuovi Sims mantengono soltanto 6 degli 8 bisogni che li contraddistinguevano in precedenza, e precisamente: fame, vescica, energia, divertimento, igiene e socialità. E' presente una barra dell'umore che si riempirà in caso di eventi piacevoli (matrimonio, nascita di un figlio) e si svuoterà al contrario quando il personaggio soffrirà. Il sistema di Desideri e Paure è stato sostituito dai solo Desideri, che saranno gli obiettivi che guideranno le azioni del nostro personaggio. Alcuni elementi già visti in precedenti espansioni di The Sims 2 sono stati implementati, come le auto, la pesca e i gioielli.

Valutazione finale:
The Sims 3 rappresenta esattamente ciò che il popolo di fan si aspettava da questo gioco. Una versione riveduta e corretta del prequel, rimpolpata e ripulita graficamente, con aggiunta dei migliori elementi presi qua e la dalle varie espansioni e con la possibilità, non da poco anche in termini puramente computazionali, di uscire dai propri lotti e girare per il quartiere, visitando varie location oltre alle case degli Sims. Chi si aspettava un gioco rivoluzionario e totalmente nuovo potrebbe restare parzialmente deluso quindi, mentre i convinti sostenitori della filosofia secondo la quale “squadra vincente non si cambia” saranno felici che Electronic Arts non si sia avventurata nel pericoloso compito di reinventare una ruota ormai precisamente bilanciata da anni di perfezionamenti e successi.
 
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