God of War III

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HFG
view post Posted on 17/6/2011, 11:54




Anteprima

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re parole: God of War, ossia "Dio della Guerra". Tre parole che nel corso degli ultimi anni hanno identificato il dio degli action game, il dio della grafica e della giocabilità, il dio della brutalità folle ma piacevole e compiacente.
Divino, titanico, praticamente il masterpiece della generazione Playstation, Kratos lo spartano si prepara adesso per il suo primo passo su console next-gen.
Pigiamo il tasto start con impazienza, la demo carica velocemente dandoci il benvenuto con il ferino volto del Fantasma di Sparta.
Sguainiamo le nostre Lame del Caos! Benvenuti sull’Olimpo! Benvenuti all’hands on di God of War III.
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O Θεός της βίας (Il Dio della violenza)

Esplicitamente violento, costantemente bramoso di sangue. La demo di God of War III si è avviata da neanche un minuto e sullo schermo già si avvicendano le prime ondate di cadaveri. Oggi come ieri Kratos è una furia omicida, spinto solo dalla vendetta verso Zeus e le sue schiere olimpiche. Controller in pugno la sensazione è quella di avere per le mani il solito efferato spartano, ma le differenze non tardano a farsi vedere. Il parco mosse è stato arricchito da tantissime nuove aggiunte, capaci di rendere Kratos decisamente più aggressivo che in passato. Il lacedemone attacca con una rabbia più facinorosa che in passato, tanto che adesso dispone anche di un nuovo attacco a testa bassa, attivabile una volta afferrato il malcapitato di turno che diventa così un perfetto ariete da sfondamento. Il senso di potenza che permea il Kratos di God of War III è assoluto. Come assolutamente spettacolari sono le coreografie degli attacchi con le fidate ed affilate Lame del Caos, i movimenti rapidi di affondo e presa e la nuova bellissima arma disponibile: Cestus. Un paio di guanti metallici dalle sembianze leonine capaci di rendere Kratos una sorta di irruento pugile in salsa mitologica. Nuove armi e, come abbiamo detto, nuove mosse, ed è bello vedere come gli sviluppatori di Santa Monica si siano finalmente impegnati per rendere il resto dell'armamentario un’alternativa realmente valida alle usuratissime lame. Se in passato l'offensiva si costituiva di meri ammennicoli da guerra, il parco mosse di Cestus si è dimostrato invece versatile, competitivo, perfettamente in grado di sostituire le armi basilari di Kratos. Ed è altrettanto bello vedere come gli studios di Sony abbiano lavorato bene per rendere le mosse dello spartano in perfetta continuità con il passato, infarcendo però di nuove possibilità ludiche l’efferato campionario del protagonista. Il risultato finale presenta combo lunghe ed articolate, concludenti con scrosci di lampi e luminosi (nonché dolorosi) effetti infuocati. Possibilità di scelta nutrite tra attacchi leggeri e pesanti, il tutto tarato sul proprio personalissimo approccio alla battaglia ed ovviamente alla tipologia di nemico che ci si trova davanti. Gli Dei metteranno sulla strada di Kratos tanta carne (non-morta) da macello, ma anche creature più ostiche che necessitano un approccio decisamente più tattico, che vi costringerà ad evitare in più di un'occasione il premere forsennato dei tasti.
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O Θεός της αγριότητας (Il Dio della ferocia)

Procediamo ancora un po’ nel corso della lunga demo, staccando arti dai nemici come fossero fuscelli. Poi, mentre sullo sfondo un titano di magma assalta le costruzioni ai lati dell’Olimpo, da un enorme portone spunta fuori un irsuto centauro. Grosso, agile, ed intenzionato a mettere fine alla nostra vita. Dunque non solo i tipici non-morti che da sempre si schierano inutilmente contro le lame del fantasma ellenico, ma anche tutta una serie di nuove creature, purtroppo solo brevemente accennate nel corso della nostra demo, si schiereranno tra noi ed il petto di Zeus. Avremo quindi rapidi quanto coriacei centauri pronti per essere letteralmente (nel vero senso della parola!) sviscerati. “Tripolari” quanto astute chimere, rapide nel cambiare approccio alla battaglia in base alle “mutilazioni” occasionalmente inferte dallo spartano; arpie sulle quali infierire mentre si scrocca un passaggio tra un burrone ed un altro e, dulcis in fundo, i classici e violenti ciclopi, stavolta addirittura controllabili mentre Kratos si prodiga a infilzarli alla schiena per poi giustiziarli con un opportuno, quanto necessario, intervento chirurgico all’occhio. Per ognuno di loro vi assicuriamo una punizione esemplare, frutto di una violenza inarrestabile, eccessiva e brutale in ogni sua mutilante forma. Quasi ogni morte fosse per Kratos un passo in più verso la vendetta. Quasi ogni morte fosse un’esecuzione che gli Dei dovranno tenere (e temere) come monito.
 
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