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stefyga96
view post Posted on 4/1/2009, 09:49




Lavezzi: "Il rinnovo del contratto? Non è un problema. Barrientos al Napoli? Marino sa tutto
Ezequiel Lavezzi, attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista in Argentina ad alcuni media argentini prima di imbarcarsi sull'aereo per tornare a Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il rinnovo del contratto? Non e' un problema, ma non c'e' stato. Per me questo non rappresenta un intoppo, perche' se ne parlera' a tempo debito. Io sto bene là. Quando rinnoverò il contratto con il Napoli? Non lo so, ma ripeto che non e' un problema che mi preoccupa. Io penso solo a giocare e a dare il massimo. Se mi dispiace non poter camminare liberamente per le strade di Napoli per il troppo affetto della gente come accadeva a Maradona? Lasciamo stare Maradona. Certo e' un po' complicato, ma questo significa che stiamo lavorando bene. Se e' vero che ho segnalato il centrocampista Pablo Barrientos del San Lorenzo al Napoli? Si, gia' da tempo l'ho segnalato al Napoli. Di questo se ne occupa il direttore, che gia' si sta occupando di questa cosa. Se arriva prima "Pitu" Barrientos a Napoli o rinnovo io il contratto? Prima di rinnovarmi il contratto spero che arrivi Barrientos a Napoli, così saremo più argentini. Il caffè del Pocho e la pizza Lavezzi? Sono cose straordinarie, che io cerco di interpretare con serenità. Ringrazio la gente di Napoli per questa manifestazione d'affetto. Io spero di ripagare la loro fiducia in campo".

Maggio: "Voglio dipingere il 2009 ancora di azzurro"
L'anno che è passato mi ha regalato il Napoli e la Nazionale". Il colore dei sogni. Per Christian Maggio è azzurro. Un 2008 con una precisa connotazione cromatica: prima la chiamata di Marino poi la convocazione di Lippi. Per il centrocampista di Montecchio è arrivata la scalata dei sogni.

Tra quelli che possono dare davvero un bel voto all'anno passato ci sei tu, Christian?

"Sicuramente. Innanzitutto è stato un anno di crescita e maturazione personale. Il Napoli mi ha aiutato tanto a prendere coscienza delle mie potenzialità e so di poter dare ancora molto. Poi la convocazione in Nazionale. Non ho mai nascosto di sperarci tanto e di averlo posto come obiettivo. Sinora sono stato 2 volte nel gruppo azzurro e vorrei tanto che l'avventura continuasse".

E' tempo di propositi: come ti affacci al 2009?

"Con tanto entusiasmo. Io credo che la voglia di vincere sia la reale marcia in più del Napoli. Il desiderio di emergere e di sorprendere tutti è stata la molla che ha caratterizzato il nostro cammino. Adesso però viene la fase più difficile, quella di mantenere la posizione acquisita. Ma in animo abbiamo tanta convinzione per riuscire a migliorare ancora".

Cosa cancelleresti sportivamente del 2008?

"Di certo l'ultima partita a Torino. Per una serie di cause convergenti non siamo riusciti ad esprimerci come sappiamo. E' stata una giornataccia ma può capitare. Il primo proposito è quello di riprendere subito la strada giusta".

Nel girone di ritorno potrebbe essere importante il fattore San Paolo...

"Effettivamente abbiamo parecchi scontri diretti in casa e sicuramente il pubblico napoletano sa essere decisivo come nessuno. Sinora abbiamo regalato ai nostri tifosi gioco, vittorie e qualità soprattutto in casa, i numeri parlano chiaro. La spinta del San Paolo per noi è fondamentale e speriamo di proseguire la striscia positiva a Fuorigrotta".

Insomma i desideri del 2009 sono di colore azzurro...

"Sì. Prima di tutto voglio dare il massimo per il Napoli e cogliere obiettivi importanti. Siamo una squadra giovane che guarda al futuro ma che ha già ottima qualità. Possiamo ancora crescere e regalare molte gioie ai nostri tifosi. Poi, se farò bene in campionato, spero che il sogno della Nazionale possa durare quanto più a lungo sarà possibile..."

Navarro: "Sto bene a Napoli"
Nicolas Navarro, portiere del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa argentina prima di rientrare in Italia. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Le voci di mercato che mi vorrebbero in Argentina? Mi fanno piacere, perche' significa che mi considerano un portiere affidabile. Io pero' adesso sono un giocatore del Napoli e mi trovo benissimo nella mia squadra. La società ha creduto in me ed io voglio farmi trovare sempre pronto. I tifosi azzurri sono fantastici. A Napoli, poi, ci sono anche tanti sudamericani: stiamo bene".

Marino: "Calciatori blindati, non mi aspetto tradimenti"
Pierpaolo Marino, dg del Napoli, in conferenza stampa: "Voglio augurare Buon Natale e Buon anno a tutti i napoletani, che sento veri amici. La sede del Napoli resterà chiusa anche per i primi giorni di allenamento. Ringrazio De Laurentiis che mi ha assegnato un Oscar per il 2008. Spero di non deluderlo mai. De Laurentiis mi entusiasma, mi coinvolge e mi rende partecipe tutti i giorni di tutto quello che prova. Da prima della partita con il Cittadella, non è stato mai avaro di una parola positiva nei miei confronti. In tanti anni di calcio non ho mai ricevuto tanti elogi pubblici da un presidente. De Laurentiis appartiene ad una specie unica: sa scegliersi i collaboratori. Lo ringrazio tanto. Un Natale bellissimo? C'è ancora una partita da giocare a Torino. Sarà un match difficilissimo. Il bilancio dell'anno è estramemente positivo. Siamo tornati in Europa e nessuno se lo aspettava. Essere tornati in Coppa Uefa è un risultato strabiliante. È stato bello anche essere primi per un po'. Del 2008 ricordo la vittoria con il Milan con lo strepitoso gol di Hamsik, che ha negato la Champions ai rossoneri, e poi ricordo la vittoria con il Vllaznia che ci ha fatto ritornare in Uefa. Se a settembre 2007 mi dicevano che avremmo affrontato il Benfica non ci avrei creduto. Nel Napoli si è instaurato, fin dal gennaio 2005, un circuito virtuoso. Dall'arrivo di Reja le cose vanno bene. L'auspicio per il 2009? Continuare a progredire. Non mi aspetto exploit particolari. Le tappe da bruciare le abbiamo già bruciate. Non sarà facile. Ora i tifosi diranno: "Andiamo almeno in Champions?". In un anno così bello è difficile trovare momenti amari. Non mi è piaciuta l'eliminazione in Coppa Italia con la Lazio. I procuratori di Lavezzi, Blasi e Maggio? Quando le cose vanno bene si ricevono tanti complimenti, che ritengo immeritati. Credo che, nei momenti di crescita, la cosa positiva è stata aver blindato i contratti dei calciatori quando non erano ancora all'attenzione di tutti. Vivo serenamente questa situazione. I contratti sono blindati sia dal punto di vista della lunghezza che del contenuto. Ho un buon rapporto con i procuratori. È chiaro che qualche bugia viene detta. Non sono allarmato, perché dai giocatori ricevo un segnale di perfetta integrazione nel contesto di Napoli. Sono sereno e non mi aspetto dei tradimenti. A Torino vorrei un segnale forte. Il Napoli, come rendimento casalingo, è al top in Europa. Con risultati positivi anche in trasferta, ora eravamo davanti all'Inter. Mi aspetto una crescita anche all'esterno del San Paolo. A Torino non mi aspetto un Napoli in avvicinamento alle feste di Natale. Sarà una partita durissima. Avremo una squadra senza le ciliegine sulla torta, per cui gli altri avranno la possibilità di guadagnarsi la copertina. Il Napoli di Maradona si esaltava quando non c'era Maradona. Questo non significa che Lavezzi ed Hamsik sono Maradona, ma che tutti cercano di dare il massimo. Senza la squadra che c'è, i vari Hamsik e Lavezzi non potevano avere lo spazio che hanno avuto. Maradona trascinò l'Argentina alla vittoria dei Mondiali: esclusi Burruchaga e Valdano, non c'erano grandi esponenti. Quel Napoli con i vari Ferrario, Bruscolotti, Giordano e Careca ci teneva a dimostrare il proprio valore. Il mercato di gennaio? Io sono soddisfatto dei giocatori che abbiamo. Essere alla pari con il Milan è una grande soddisfazione. Mi auguro di vivere un'altra giornata da protagonista a Torino. Maggio? Lo conoscevamo tutti. Il Napoli vince e la città stenta? È una domanda che mi faccio anche io. Gli arresti al Comune? La magistratura napoletana lavora bene, quindi non è vero che funziona solo il calcio a Napoli. Non dico che De Laurentiis debba essere imitato, ma il suo modello di gestione economica va presa come esempio. La letterina a Babbo Natale? Non posso scegliere tra la Coppa Italia e la Champions. Voglio vivere alla giornata e non illudere la gente, dicendo che presto sentiremo una musichetta europea attraverso gli altoparlanti dello stadio. I tifosi possono e devono sognare. Sorpassare le big? Non è semplice. Credo che vinceranno i soliti noti, non perché ci sono motivi nascosti ma perché sono squadre esperte che sanno gestire la tensione. Mi aspetto un ritorno della Roma e della Fiorentina. Noi siamo destinati in primavera a lottare per la Coppa Uefa. Poi le sorprese non mancano, come sta accadendo con l'Hoffenheim in Bundesliga. È una bella favola del calcio mondiale: il proprietario aveva giocato lì nelle giovanili. Se per una volta la favola sarà il Napoli ben venga. Qualche intervento a gennaio? Ci sono ottimi giocatori nel Napoli che non trovano spazio. Alcuni vanno anche in tribuna. Non è che possiamo andare a prendere Ibrahimovic o Buffon; non è questo il nostro programma. Possiamo solo vedere se ci sono operazioni prospettiche da fare. Al massimo possiamo prendere qualcuno da far ambientare, solo se si verificano determinate contingenze. Il Napoli non è stato mai aiutato da nessuno. Non credo che ci siano condizionamenti e mi riferisco anche alle passate gestioni del Napoli. Il mio rinnovo del contratto? Ad agosto ho stretto la mano a De Laurentiis, per cui resto a Napoli. Non c'è nessun problema, non immagino il mio futuro lontano da Napoli. Subotic? Non l'ho mai trattato. Non capisco come vengano fuori determinati nomi. Buonanotte? Non sta andando bene nel River e ci vorrebbe un grande coraggio ad acquistarlo. Eduardo Salvio? È un ottimo giocatore, ma non ho chiesto informazioni su di lui. Non credo che il Lanus sia intenzionato a cederlo, ma tra l'altro non ritengo utile fare acquisti per andare a turbare gli equilibri nello spogliatoio. Se sto seguendo altri allenatori? No, il Napoli sta andando benissimo con Edy Reja. L'Oscar per il cinema lo do al presidente De Laurentiis, agli attori e al regista di "Natale a Rio", perché mi sono divertito molto con il loro film. Christian De Sica e Conticini chiedono sempre informazioni sul Napoli. L'Oscar del calcio? Lo do a Vitale, perché finalmente un giovane napoletano è riuscito a trovare spazio nel Napoli. L'Oscar per i nuovi arrivati? Maggio è un grandissimo giocatore, ma voglio sottolineare che Denis è un professionista straordinario. Denis ha un modo di vivere molto europeo; tra l'altro mi piace molto, perché segna gol facili. Milito, a differenza di Denis, ha tirato 4 rigori. Lavezzi? Non c'è nessun problema con lui. È tornato prima in Argentina per stare vicino al figlio. C'è una squadra che può far sognare, non solo Lavezzi ed Hamsik".
 
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